Il quartiere di Santa Lucia chiede aiuto
«Serve una farmacia, il Comune si attivi»

Non è una novità: da tempo si sapeva che la farmacia di via Statuto prima o poi avrebbe traslocato. Ma il Comitato del quartiere di San Lucia non ci sta e manda un comunicato per fare delle proposte alternative all’amministrazione.

«ll quartiere si posiziona a cavallo fra l’Ambito n. 24 e n. 18 separati dall’asse nord-sud via S. Lucia–via XXIV Maggio. L’Ambito 24, che risulta scoperto a seguito del trasloco della farmacia di via Statuto, ha visto un calo progressivo degli abitanti, attestati ora circa a 1000, e di conseguenza del fatturato della farmacia di riferimento (la ex farmacia dell’ospedale testimonia questo calo, dovuto anche e soprattutto al trasloco dell’ospedale). Questo significa che l’Ambito non rappresenta una forte attrattiva per l’insediamento di una nuova farmacia. Inoltre, dato che i locali occupati dalla vecchia farmacia sono destinati ad essere demoliti nell’ambito del progetto nuova Accademia della Guardia di Finanza, allo stato attuale non sembrano neanche essere disponibili degli spazi commerciali di idonee dimensioni e baricentrici rispetto al quartiere».

E aggiunge; «Nell’incontro del 14 novembre si è analizzato il problema con l’amministrazione comunale, che ha fornito tutti i chiarimenti sulla situazione attuale, avanzato delle prime proposte e ha promesso di attivarsi velocemente con l’ordine dei farmacisti per analizzare insieme la situazione - spiega il Comitato -. La proposta del Comune potrebbe essere di tentare di modificare i confini dei due Ambiti 24 e 18 in modo da riequilibrare i bacini di utenza e creare una situazione di maggior favore per l’insediamento di una farmacia baricentrica sul quartiere Santa Lucia, facendo leva anche sul fatto che il prossimo insediamento della nuova Accademia della Guardia di Finanza e le future nuove costruzioni su via XXIV Maggio contribuiranno ad allargare il bacino di utenza».

«Nel frattempo, il Comitato Santa Lucia, conscio dei disagi che l’assenza della farmacia crea e creerà agli abitanti del quartiere, ha chiesto al Comune di valutare con l’ordine dei farmacisti la fattibilità di disporre nel quartiere di un dispensario farmaceutico, ammesso che la normativa lo consenta, o di un punto di distribuzione farmaci “su richiesta e prenotazione con ricetta” da attivarsi presso un esercizio commerciale già attivo. Questo servizio, in aggiunta al servizio già esistente di consegna farmaci a domicilio (ma riservato a persone che sono impossibilitate a recarsi in farmacia, per disabilità o gravi malattie, e non possono delegare altri soggetti) potrebbe ridurre i disagi in attesa della nuova farmacia».

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