Cronaca / Bergamo Città
Sabato 29 Giugno 2019
Il maltempo di maggio e giugno
Danni di 78 milioni in Lombardia
Coinvolta pesantemente anche la Bergamasca. Stanziate le prime risorse per le principali criticità.
Fiumi esondati, allagamenti diffusi, frane, interruzioni di strade, smottamenti ed erosioni spondali per 78 milioni di euro. A tanto ammonta la stima dei danni alle infrastrutture, al territorio, ai privati e alle attività produttive in 9 province lombarde per gli eventi calamitosi di maggio e giugno - con particolare riguardo alle province di Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio - per i quali Regione Lombardia ha chiesto al Governo lo «stato di emergenza».
Rispettati i tempi della timeline annunciata dall’assessore regionale al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni in occasione dei sopralluoghi nelle zone più colpite, la questione passa ora al Consiglio dei ministri e al Dipartimento di Protezione civile nazionale, con cui Regione Lombardia porta avanti un’interlocuzione costante.
Regione Lombardia ha intanto già provveduto a stanziare le risorse necessarie per far fronte alle emergenze prioritarie. A sostegno dei Comuni colpiti dalle calamità naturali, la Giunta regionale ha approvato, la scorsa settimana, una delibera che prevede la totale copertura delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti e la copertura all’80 per cento delle spese sostenute per i lavori di pronto intervento per i Comuni con popolazione oltre 5.000 abitanti e fino a 20.000 abitanti.
«Per il superamento delle situazioni di maggiore criticità - ha commentato l’assessore Foroni - sono stati effettuati già 34 interventi di somma urgenza tra rimozione di piante e alberi caduti, ripristino della viabilità, pulizia di strade e ripristino della funzionalità dei servizi pubblici essenziali e stabilizzazione dei versanti instabili, per un totale di 600.000 euro a maggio e oltre 2 milioni di euro a giugno. Monitoreremo le varie situazioni e speriamo, nel frattempo, di ottenere al più presto lo stato di emergenza e la connessa ordinanza che dettaglia i piani degli interventi».
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