«Il Covid una terza guerra mondiale». Istat: a Bergamo persi 20 anni di progressi sulla speranza di vita

«In alcuni posti, come la provincia di Bergamo, siamo tornati indietro di 20 anni». Lo dice il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo:

«Noi abbiamo vissuto e stiamo vivendo la terza guerra mondiale, i 120 mila morti che ci sono stati da febbraio dell’anno scorso in più sono l’equivalente di ciò che è successo dal 10 di giugno 1940 all’8 settembre del 1943 mettendoci dentro morti civili, militari e dispersi. In termini di vite umane, quello che è successo è stata una catastrofe e i dati statistici ce lo dicono in maniera estremamente chiara». Lo afferma il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, parlando della pandemia all’evento «Rapporto BES 2020. Il benessere equo e sostenibile: parliamone alla Bicocca» dove anticipa che sta per essere pubblicato un suo testo intitolato proprio «La terza guerra mondiale».

Blangiardo sottolinea che la speranza di vita si è ridotta «di circa un anno a livello nazionale e di 2 anni e mezzo in Lombardia» nel 2020. «In alcuni posti, come la provincia di Bergamo, siamo tornati indietro di 20 anni», spiega aggiungendo anche una nota di ottimismo per il futuro: «Stiamo parlando di un indicatore misurato in un anno - dice - alle condizioni di quell’anno e letto come se fosse quello che accade alla storia di una generazione, sicuramente non sarà così. Io mi auguro che il 2021, il 2022 e il 2023 siano ben diversi dal 2020 ma il calo della speranza di vita ci dà una dimensione della portata di ciò che è avvenuto».

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