Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 22 Aprile 2020
Il 4 maggio settori edile e manifatturiero
Ipotesi apertura negozi a metà mese
Dal 4 maggio potrebbero ripartire i settori manifatturiero e delle costruzioni oltre ad alcuni esercizi commerciali. Mentre alcune attività potrebbero riprendere già il 27 aprile.
Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte, dopo l’incontro con il capo della task force per la ripartenza Vittorio Colao, ai sindacati, spiegando che ci sarà un allentamento del lockdown ma con tutti i paletti del caso. La ripartenza, sottolinea Colao, riguarderà «al massimo 2,7 milioni di lavoratori».
La sicurezza sanitaria a livello locale sarà però condizione essenziale per le riaperture: le decisioni sul riavvio di attività nella fase 2 dovranno essere pesate infatti sulla base di tre criteri che sono la situazione epidemiologica, l’adeguatezza del sistema sanitario locale, la disponibilità dei dispositivi di protezione individuale. Sarebbe questa una delle indicazioni contenute nel documento elaborato dalla task force di Vittorio Colao.
I perimetri di applicazione saranno le Regioni o le aree territoriali rilevanti. Il comitato tecnico scientifico starebbe predisponendo una serie di indicatori. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Silvio Brusaferro e altri membri del Cts hanno infatti partecipato alla videoconferenza in cui il coordinatore della task force per la Fase 2 Vittorio Colao ha illustrato le indicazioni per l’avvio della ripartenza.
Nelle ipotesi allo studio c’è anche autorizzare dalla metà di maggio prima l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. L’idea è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse. Non sarebbero ancora definite date, ma un’ipotesi sarebbe far riaprire i negozi dall’11 maggio, la ristorazione dal 18.
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