I Cavalieri d’Italia piangono 16 soci scomparsi
«Dolore immenso non poterli onorare»

Il presidente della sezione provinciale Marcello Annoni: «Dolore immenso non poterli onorare come meriterebbero».

«Un dolore immenso, anche per l’ impossibilità di onorare questi morti come avremmo voluto». Così si esprime Marcello Annoni, presidente della sezione provinciale dell’ Unci-Unione Nazionale Cavalieri d’ Italia, ricordando la tragedia coronavirus che si è abbattuta anche sulla sua associazione di promozione sociale. Alla fine del 2019 i soci dell’ Unci Bergamo erano 493. Nell’ arco dei dodici mesi dello scorso anno i deceduti erano stati nove. Quest’ anno, dal 5 marzo al 7 aprile, i morti sono stati ben sedici.

Questi i nomi dei soci scomparsi a causa del coronavirus: Giuseppina Scuderi di Ranica; Pietro Vincenzo Salvini di San Pellegrino; Costanzo Molinari, Bergamo; Teresa Togni, Ghiaie di Bonate; Alessandro Fumagalli, Bergamo; Giuseppe Giaquinto, Sovere; Teresa Lameri, Ciserano; Angelo Albani, Zanica; Mario Bresciani, Spirano; Duilio Balducchi, Lovere; Mario Romano Mazzoleni, Ponte San Pietro; Pierino Angeloni, Carvico; Guido Dalla Grassa, Clusone; Luigi Mariani, Seriate; Riccardo Lena, Bergamo; Mario Rigoldi, Carugate. «Tutte persone - commenta il presidente Annoni - che, avendo meritato una o più onorificenze, nella loro vita hanno dimostrato onestà, rettitudine, amore per il lavoro, la famiglia, la società. Lasciano quindi un profondo rimpianto in tutti coloro che li hanno conosciuti». Ovvio che, in questa situazione l’ Unci abbia sospeso e rinviato tutte le attività di questo periodo: tra le più significative, il 29° convegno annuale che era fissato per il 15 marzo; l’ intitolazione di una piazza ad Almenno San Salvatore ai Cavalieri della Repubblica Italiana, il 25 Aprile; il convegno di Verona per festeggiare il 40° della fondazione dell’ Unci, il 21 giugno.

L’ Unci ha manifestato la propria solidarietà a tutti gli operatori della sanità della provincia di Bergamo, ospedalieri e territoriali, per l’ instancabile e prezioso lavoro di assistenza, mettendo a dura prova la resistenza fisica e psicologica, sacrificando tutto, anche gli affetti personali.

L’ associazione ha consegnato il 17 marzo un contributo all’ Azienda socio-sanitaria territoriale per l’ acquisto di mascherine e ventilatori polmonari e un secondo contributo all’ Associazione Diakonia onlus, nell’ ambito della iniziativa «Abitare la cura», per sostenere luoghi di sollievo e accoglienza dei pazienti, quando non è possibile tornare a casa in sicurezza ed è più prudente sostare in una struttura organizzata. Il 3 aprile l’ Unci ha donato un sanificatore a perossido di idrogeno al comitato di Bergamo della Cri, fondamentale per garantire l’ igienizzazione degli automezzi di soccorso, della sede Cri e dei presìdi di movimentazione del paziente.

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