Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 01 Aprile 2021
I 40 anni della polizia di Stato: «cresciuta assieme a Bergamo» - Video
«La polizia di Stato in questi quarant’ anni è cresciuta accanto e assieme a Bergamo, accompagnando la città e il territorio nei momenti belli e in quelli meno, come l’ultimo anno».
Oggi la polizia celebra i 40 anni della legge 121 di riforma: la cosiddetta «smilitarizzazione» di quello che era il Corpo delle guardie di pubblica sicurezza. Per celebrare l’evento la questura cittadina ha realizzato un video che da oggi sarà diffuso su tutti i canali social della polizia e sul sito del nostro giornale.
«Tra l’altro, per ironia del destino, proprio martedì è morto il prefetto Carlo Mosca - evidenzia il questore Maurizio Auriemma -, che fu uno dei padri della legge della riforma. Ne serbo anche un ricordo personale: fu mio commissario d’esame nel 1985 quando entrai in polizia e docente alla scuola interforze. Dunque mi ha accompagnato il percorso professionale con grande umanità, intelligenza, competenza e signorilità. Proprio il prefetto Mosca ha scritto il libro pubblicato dal Dipartimento di pubblica sicurezza e intitolato «La riforma dell’Amministrazione della pubblica sicurezza».
Il volume contiene messaggi del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e del Sottosegretario Franco Gabrielli. Seguono 12 capitoli in cui si snodano i temi più significativi della riforma, con contributi del cardinale Gianfranco Ravasi sul tema del servizio e del ministro Marta Cartabia sul ruolo delle donne. «Al di là dell’aspetto della smilitarizzazione - prosegue il questore -, importante l’ingresso delle donne, oggi ampiamente rappresentate nella nostra questura in tutti i ruoli. Dagli anni 80 come polizia abbiamo affiancato Bergamo nei fatti di cronaca: i grandi processi, il caso Yara con l’apporto della Scientifica, la peregrinatio della salma di Papa Giovanni XXIII, solo per citare dei casi». La questura - della quale nel 2019 si sono celebrati i cento anni - è cresciuta accanto a Bergamo: «Tanto da diventare di fascia superiore - rileva Auriemma -, cresciuta in un territorio ricco dal punto di vista umano e imprenditoriale e segnato nell’ultimo anno dal dramma del Covid».
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