
Cronaca / Bergamo Città
Martedì 07 Giugno 2016
Gori: un errore unire voto e referendum
Il presidente Rossi: il vento è cambiato
«Mescolare la campagna elettorale sul referendum con quella per le amministrative non è stato utile. A Torino, dove in tanti sono schierati per il no alla riforma costituzionale, questa sovrapposizione di piani non ha aiutato Piero Fassino». Così Giorgio Gori, sindaco Pd di Bergamo, in un’intervista a Qn.
Bergamo
«Il voto nelle grandi città dimostra che ci sono luci e ombre, però il dato complessivo per i dem non è negativo. Senza contare che, a Roma, non era scontato arrivare al ballottaggio», osserva Giorgio Gori. «In alcune città, penso a Salerno e Cagliari, ce l’abbiamo fatta al primo turno perché il centrosinistra era unito», osserva il primo cittadino bergamasco.
Sul fatto che in città come Roma, Milano e Torino la sinistra abbia corso con propri candidati, «ci sono ancora pezzi di sinistra che vogliono fare testimonianza, con danni evidenti per i candidati dem». Al ballottaggio, conclude Gori, «mi auguro che da Stefano Fassina a Roma a Basilio Rizzo a Milano si corregga il tiro».
Sui risultati elettorali anche il presidente della Provincia Matteo Rossi interviene: «È evidente che il vento è cambiato. Nonostante questo il Pd è ancora il più forte elemento di speranza per il Paese, ma accanto al Governo il Partito deve ricominciare a giocare un ruolo, non essere solo organizzazione o comitato elettorale. In questa campagna elettorale avremmo potuto raccontare un progetto nazionale fatto delle storie e delle facce di migliaia di Sindaci che si confrontano con le fatiche, l’innovazione, le povertà. Invece si è scelto di coprire tutto con la campagna referendaria, anche con argomenti che rischiano di non pagare più e di banalizzare ciò che stiamo facendo».
«Spero che si possa raccontare come questa riforma costituzionale cambia in meglio la democrazia rendendola semplice e capace di decidere, e non solo sul numero di politici che vengono mandati a casa, perché sulla logica antistema c’è sempre chi propone il «più uno», ma in questo son piu forti i 5stelle, e spero non sia il nostro profilo».
«Il Pd riesce a convincere quando racconta un progetto in positivo, non quando fa dei propri nemici, esterni o presunti interni, il centro del proprio messaggio - continua Rossi -. Contro qualcosa possiamo mobilitare una volta, ma per crederci fino in fondo il nostro mondo ha bisogno di essere coinvolto per qualcosa di più grande. Siamo ancora in tempo, a partire da queste due settimane di ballottaggi, e subito dopo rimettiamoci a costruire un progetto con il Paese, non solo con i più bravi e con chi ce la fa da solo, ma soprattutto con chi dentro questa globalizzazione ha paura e fa fatica, e rischia di buttarsi nei vari popolismi che non mancano certo nella politica italiana. E non dimentichiamo i territori del nord, per i quali accanto al tema della semplificazione della politica contenuto nel rederendum non può essere rimosso il tema di un nuovo federalismo e di una vera autonomia».
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Gus Previtali
8 anni, 11 mesi
La classe dirigente è fortemente condizionata dalle lobby, che, come il trucco, ci sono ma ma non si vedono. Lontani i tempi nei quali Norberto Bobbio schematizzava la differenza tra la politica di sinistra e quella della destra : la prima è ispirata dalle idealità (di giustizia e di eguaglianza), la seconda dagli interessi. E la sinistra attuale, per battere la destra, non ha trovato di meglio che conformarsi ad essa e ai suoi poteri. Questa è una diagnosi: ma la terapia, a chi spetta?
REGAZZONI PERSICO
8 anni, 11 mesi
Certo che non è stato utile, ma Renzi crede di essere ancora quello del 40%. Solo che sono passati due anni e miracoli non se ne sono visti, quindi il 40% non c'è più.
giorgio locatelli
8 anni, 11 mesi
Anche a Bergamo sono convinto che se votassimo ora Gori non arriverebbe al ballottaggio. E' il compare del ciarlatano di Firenze: tutto fumo, anche chi malauguratamente l'ha votato ora si pente.
REGAZZONI PERSICO
8 anni, 11 mesi
Io no. Ha ancora tre anni da rosicare comunque.
bruno palamini
8 anni, 11 mesi
per questi figli degli 80 euro direi proprio che il vento è cambiato, ma alternative?
GIOVANNI ATTINA'
8 anni, 11 mesi
Una sola considerazione: il sindaco Giorgio Gori avrebbe dovuto consigliare il suo amico Renzi a non aprire la campagna per il referendum proprio da Bergamo.
alfonso riccio
8 anni, 11 mesi
GORI, comincia a preparare le valigie, che arriverà anche il tuo momento!
REGAZZONI PERSICO
8 anni, 11 mesi
Succede a tutti, prima o poi.
vincenzo mombrini
8 anni, 11 mesi
A Gori del voto e della gente interessa come a me dei campionati di tuffi in salita. A lui interessa Formentera e la sua magnifica villa dove la moglie sta gia' mostrando il suo... decollettè + immancabile lato b ai soliti fanfaroni dei giornali scandalistici. Questi si che sono schierati a favore del popolo!!!!!
claudio locatelli
8 anni, 11 mesi
Tommaso Moro ha colto il nocciolo della questione: occupare, parlare, parlare è ancora parlare, nel segno tracciato dal cialtrone fiorentino. Aggiungerei che fra non molto assisteremo al carico locale dei verdiniani nostrani (e ce ne sono!!!) sul carro di Città Alta con l'aggiunta di qualche ncd in attesa di un passaggio: scommettiamo?
Alex Biffi
8 anni, 11 mesi
Gori rappresenta al meglio il moderno esponente di questa sinistra sempre più lontana dal popolo: ricco, radical-chic, completamente avulso da quelli che sono i problemi reali della gente comune, quella che gli stessi chiamano "da poco". Infatti, questa nuova sinistra vince nei quartieri eleganti del centro di Milano e Roma e straperde nelle periferie e nelle piccole città e paesi di provincia. I nuovi paladini di questa sinistra hanno i volti noti dei Gori, appunto, dei Pisapia, delle Milly Moratti, dei Gassman... personaggi tutti protesi dalla parte del poveraccio, preferibilmente non autoctono, con quello sguardo benevolo e compassionevole che dovrebbe far meditare i più. Insomma, la sinistra moderna è roba per ricchi: proletari di tutto il mondo, arrangiatevi.
REGAZZONI PERSICO
8 anni, 11 mesi
Ma perché ce l'ha così tanto verso persone acculturate, reddito elevato, gusti raffinati?
Tommaso Moro
8 anni, 11 mesi
l'unica cosa che unisce il centrosinistra è la passione per occupare poltrone e non lasciarle più !
REGAZZONI PERSICO
8 anni, 11 mesi
Se vuole le faccio alcuni nomi di leghisti che passano da una poltrona all'altra.