Gori, nuova ordinanza per Bergamo
«Garantiti i servizi essenziali ai cittadini»

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori ha appena firmato un’ordinanza che garantisce i servizi essenziali e indispensabili ai cittadini nei prossimi 10 e 11 marzo.

Il Comune di Bergamo garantisce i servizi essenziali alla cittadinanza. Sono garantiti, nello specifico: la registrazione di denunce di nascita e di morte; il servizio di protocollo; il servizio di ricevimento, inumazione, tumulazione e cremazione delle salme dei servizi cimiteriali; il servizio di assistenza domiciliare per assicurare la tutela fisica agli anziani non autosufficienti; i servizi per la rete stradale e fognaria, con la squadra di pronto intervento in reperibilità 24 ore su 24; il servizio di protezione civile; il servizio di Polizia Locale.

Il Cimitero Monumentale e quelli periferici resteranno chiusi al pubblico: l’accesso sarà consentito, seppur contingentato (max 10 persone) ai soli parenti dei defunti per sepolture e cremazioni.

«Le varie direzione comunali potranno decidere di mantenere in attività altri servizi o prestazioni che saranno ritenuti necessari per tutelare i diritti e i bisogni essenziali dei cittadini. Restano attivi tutti i servizi online attraverso il sito istituzionale del Comune di Bergamo. L’Amministrazione, inoltre, sta organizzando in queste ore la gestione e l’erogazione dei servizi e la presenza del personale per i prossimi giorni, compatibilmente con le indicazioni prescritte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Decreto datato 8 marzo 2020».

Un commento del sindaco anche sulla scelta dei commercianti di Bergamo: «I commercianti di diverse aree della città di Bergamo hanno deciso di chiudere negozi, ristoranti e bar per tutta la settimana, nonostante possano comunque tenere aperto fino alle 18, per dare un segnale ai cittadini e invitarli a stare a casa» ha annunciato il sindaco intervenendo nel pomeriggio a “La vita in diretta” su Raiuno. «Nelle ultime 36 ore la città è completamente cambiata - ha aggiunto Gori -, grazie in parte al mio appello, ma anche e soprattutto alle indicazioni del governo, che sono servite a far capire quale sia la gravità della situazione e la responsabilità di ognuno nel contrastare la diffusione del virus. Non è il momento di andare in giro: anche per lavorare è meglio farlo a distanza».

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