
Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 26 Settembre 2019
Gleno, il ghiacciaio verso l’estinzione
Si è ritirato di 10 metri in un anno
La superficie dell’ultimo perenne si riduce. Anche lo spessore diminuisce: persi 2 metri in 12 mesi.Caldo e nubifragi, il declino nel corso del Novecento
Le calde giornate estive non lasciavano spazio a molte speranze circa la conservazione dei ghiacciai alpini. Non fa naturalmente eccezione quello del Gleno, l’ultimo perenne presente sul versante bergamasco delle Orobie, dove il conto alla rovescia verso la sua totale scomparsa è ormai in atto da anni.
Una cosa impensabile meno di un secolo fa, quando il suo fronte si trovava diverse centinaia di metri più a valle rispetto ad oggi. Lo testimoniano i tanti depositi morenici rimasti in seguito alla sua costante ritirata, ma anche le misurazioni storiche, effettuate da diversi enti, e di cui si ha traccia già all’inizio del 1900. Grazie a queste analisi è emerso che durante il periodo di massima espansione questa massa glaciale occupava un’area di circa 100 ettari, compresa tra la Cima Trobio ed il Pizzo Recastello.
Poi iniziò il suo declino, con velocità sempre più preoccupante. Nel «recente» 1942 la stessa si separò in due vedrette (poi denominate Trobio occidentale e orientale), che trent’anni dopo diventarono tre a causa dell’ulteriore frammentazione di quest’ultima.
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giovanni calzaferri
5 anni, 7 mesi
Triste spettacolo, pari a quello di quanti sostengono che il cambiamento climatico in atto sia dovuto all'attività umana quando sappiamo che nel 1942 quando il nevaio del Gleno si divise in due a causa del'abbassamento del livello della neve in valle ci si scaldava nella stalla e tra camera e cucina si avevano lampadine da 10 candele e il mondo a parte l'Europa e la costa ovest degli USA era immacolato e la plastica, la motorizzazione di massa , i voli aerei, la produzione di oggetto di consumo era minima e il metano non si sapeva nemmeno cosa fosse. Ma è inutile parlarne , ormai tutti i media sono allineati sulla tesi di Greta.
Cristian Rossi
5 anni, 7 mesi
Una giusta informazione direbbe che L' aumento di co2 è il primo fattore che può influenzare l' era interglaciale , ma la percentuale di aumento della co2 dovuta dall' inquinamento è sotto l' 1% quindi irrilevante comunque ; infatti è decisamente più influenzante un eruzione vulcanica o i terremoti stessi lo spostamento dell' asse terrestre, quindi l 'inquinamento va combattuto perchè dobbiamo liberare dalla plastica i mari e la terra perchè sostanze nocive e cancerogene uccidono uomini, animali e piante e non perchè il pianeta si scalda .
Francesco Conrad
5 anni, 7 mesi
Non so se c'è più arroganza nell'infischiarsene dell'ambiente o nel pretendere che l'ambiente rimanga come quando si era bambini per puro gusto estetico e abitudine.
angelo claudio
5 anni, 7 mesi
quali sono le condizioni climatiche, affinche' si formi un ghiacciaio ? visto che gli ultimi ghiacciai che si sono formati risalgono a migliaia di anni fa', evento non ripetibile oggi, Avete mai sbrinato un freezer , che a un certo punto si stacca il blocco di ghiaccio ?, se lasci temperature perenne di 0 gradi si forma il ghiaccio e permane ,se invece metti una temperatura di 10 gradi si scioglie
angelo claudio
5 anni, 7 mesi
la formazione ,di un un ghiacciaio in italia, negli ultimi 2000 anni sarebbe un utopia, e' normale e logico che non possa sopravvivere, tra 1/2 milioni di anni ,puo' darsi che le condizioni del pianeta , permettano che si creino ancora dei ghiacciai, l'e' ona roda che gira
zaverio badesi
5 anni, 7 mesi
500 scienziati hanno scritto al''ONU dichiarando che non esiste un'emergenza climatica...lo sapevate? I media malati di "gretinismo" ve ne hanno dato notizia? E riguardo al ghiacciaio del Gleno, se già nel 1942 si ritirava significa che già allora la CO2 era a livelli pericolosi? Groenlandia deriva da Gruenland cioè terra verde, non pensate che se i vikinghi l'hanno chiamata così non sia per caso?
Fabrizio Colleoni
5 anni, 7 mesi
Il numero di "500 scienziati" lo sai, vero, che rappresenta una percentuale di meno dell'1% in seno alla comunità scientifica internazionale? E comunque per rispondere alla tua domanda sì, nel 1942 la CO2 era già a livelli pericolosi perché lo sfruttamento industriale dei combustibili fossili era già in atto da oltre un secolo.
francesco casali
5 anni, 7 mesi
Sig. Colleoni, nel 1500 in Groenlandia si coltivava il grano e nessuno usava combustibili fossili. E che dire di Annibale che valicò le Alpi con pure gli elefanti: secondo lei come avrebbe fatto con neve e ghiacciai?
luigi zambetti
5 anni, 7 mesi
IIn Val d'Aosta il ghiacciaio Planpincieux sta scivolando a valle di 10 metri al mese e potrebbe crollare all'improvviso. Il sindaco di Courmayeur ha firmato un'ordinanza che vieta di risiedere in Val Ferret.
Paolo Bazzana
5 anni, 7 mesi
E nel 1100, quando perfino la groenlandia era sghiacciata e ci vivevano coltivando, quanto era?
Fabrizio Colleoni
5 anni, 7 mesi
La Groenlandia non era sghiacciata durante il picco climatico medievale, che comunque ebbe variazioni nell’ordine di 0.2-0.3 gradi centigradi mentre l’attuale riscaldamento globale -che guardacaso coincide con l’inizio dell’era industriale- mostra sbalzi dieci volte superiori. Si informi meglio, lo dico senza acrimonia.