Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 10 Dicembre 2015
Giubileo, nella Cattedrale di Bergamo
il vescovo apre la Porta della Misericordia
Domenica 13 dicembre, alle 10,30, il vescovo Francesco Beschi presiederà la solenne celebrazione per l’inizio del Giubileo straordinario della Misericordia nella diocesi di Bergamo.
Papa Francesco ha voluto che in questo Anno Santo, per la prima volta nella storia, la Porta Santa non fosse aperta solo nella Basilica di San Pietro in Vaticano e nelle Basiliche Patriarcali di Roma ma in ogni diocesi del mondo.
La celebrazione avrà inizio nella Basilica di Santa Maria Maggiore, nella storia di Bergamo sede della «Misericordia Maggiore» (MIA) che in questo anno 2015 celebra il 750° di fondazione. La Basilica poi custodisce l’artistico Confessionale del Fantoni che è una catechesi in arte sulla misericordia.
Il vescovo aprirà quindi la processione che con il canto delle litanie dei Santi bergamaschi giungerà fino al Battistero in Piazza Duomo, percorrendo Via Lupo, risalendo via Colleoni dalla Torre del Gombito e attraversando Piazza Vecchia. Dal Battistero il vescovo raggiungerà la Porta della Misericordia, la aprirà solennemente ed entrerà per primo. Seguiranno i Vescovi concelebranti, i vicari locali che rappresentano le chiese giubilari sparse in diocesi, i sacerdoti confessori a disposizione in Cattedrale, i rappresentanti di alcune realtà del disagio, della povertà e della sofferenza presenti in bergamasca, quindi i fedeli.
Come Porta della Misericordia è stato scelto l’ingresso sul lato destro della Cattedrale. La struttura della porta che la rende unica rispetto alle altre, localizzata in uno spazio esterno più protetto dai rumori rispetto alla piazza e con una bussola d’ingresso, così pure la presenza di una pedana di accesso facilitato per disabili e anziani sono alcuni dei motivi che hanno motivato tale scelta. Alcuni pannelli segneranno il percorso della celebrazione giubilare, che sarà il medesimo suggerito ai pellegrini per tutto l’Anno Santo. Un sussidio cartaceo sarà invece a disposizione per il passaggio dalla Porta della Misericordia e la visita alla Cattedrale per ricevere l’indulgenza. La celebrazione sarà trasmessa in diretta da Bergamo Tv. Papa Francesco ha concesso l’indulgenza per i malati e gli anziani che assistono con devozione alla celebrazione dalle loro case.
Il Maestro Trento Longaretti ha gentilmente offerto alla diocesi due immagini che accompagnano il percorso giubilare: una appositamente realizzata per questo Anno Santo, rivisitando il Logo della Santa Sede, e una seconda del 1965 che sintetizza simbolicamente le opere di misericordia corporali e spirituali, traccia tematica che intreccia il Giubileo con le indicazioni della Lettera Pastorale del Vescovo Francesco per la nostra diocesi di Bergamo: misericordiosi come il Padre, per essere donne e uomini capaci di carità.
In occasione dell’apertura della Porta della Misericordia, Poste Italiane, ha concesso per Bergamo uno speciale annullo postale che sarà possibile ottenere presso la Curia Vescovile nella mattinata di domenica 13, dalle 9,30 alle 12,30.
Sul sito della diocesi di Bergamo si possono trovare:
- indicazioni, materiali e sussidi
- l’elenco e gli orari delle chiese giubilari vicariali
- il calendario dei principali eventi dell’Anno Santo nella nostra diocesi.
La Porta Santa in diocesi è solo una, quella della Cattedrale, passando la quale si ottiene l’indulgenza con le prescritte intenzioni spirituali.
Le chiese giubilari sono 34 (5 in Bergamo e 29 in diocesi, una per Vicariato). In queste l’accoglienza giubilare comincerà da domenica 20 dicembre. Nelle chiese giubilari vicariali è possibile acquisire l’indulgenza soprattutto accostandosi al sacramento della misericordia.
Sabato 19 dicembre, alcune chiese vicariali in tutta la provincia ospiteranno l’evento “Notte Sacra”, promosso da Team Italia, con concerti che caratterizzeranno la vigilia.
Per volere del Santo Padre è possibile ottenere l’indulgenza anche compiendo con particolare intensità le opere di misericordia corporali e spirituali affinché l’amore ricevuto dal Signore si esprima in gesti concreti e significativi di solidarietà (un servizio di volontariato o di prossimità a anziani, malati, disabili) perché la carità diventi stile di vita.
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