Cronaca / Bergamo Città
Domenica 19 Agosto 2018
Giovane rapinata, interviene il vicesindaco
Botta e risposta tra Gandi e Ribolla
«C’è grande impegno sul tema sicurezza. Reati in calo, come confermato dal ministro Salvini» dice il vicesindaco di Bergamo Gandi dopo la rapina che ha avuto come vittima una giovane ragazza che si trovava in via Bonomelli, a Bergamo.
«Da parte mia esprimo piena solidarietà e tutta la vicinanza alla ragazza rapinata domenica mattina nella zona della stazione» dichiara il vicesindaco Sergio Gandi: «Sono felice di sapere che non ci sono state conseguenze se non un grande spavento. Confido che le forze dell’ordine riescano a rintracciare l’autore del furto e assicurarlo alla giustizia in tempi brevi».
Per Gandi è l’occasione per fare il punto sulla questione criminalità a Bergamo: «Come tutti sanno stiamo lavorando con grande impegno per cambiare radicalmente l’area della stazione, con un piano che nessuno prima di noi ha mai attuato. Prima piazzale Marconi, ora le autolinee, poi piazzale degli alpini e PortaSud. Vigilanza notturna in tutta la città e alla Malpensata, la fidelitas all’urban center, il prolungamento degli orari della polizia locale è più videosorveglianza sono le armi che abbiamo messo in campo per ridurre i reati in città. E ci siamo riusciti, i dati sono lì a testimoniarlo e lo ha confermato recentemente anche il ministro Salvini. Il lavoro di contrasto alla criminalità da parte della Polizia Locale non va in ferie e non si ferma nemmeno ad agosto, visto che abbiamo fatto registrare proprio in questi giorni il 30mo e il 31mo arresto del 2018».
«Questa Giunta non cadrà, finirà il suo lavoro di 5 anni, centrando gli obiettivi di mandato, iniziato quando Alberto Ribolla e la Giunta da lui sono sostenuta non sono stati riconfermati dai nostri concittadini. E quando questo è accaduto, nel 2014, il numero di reati in città era superiore all’attuale di quasi il 20%, e l’Amministrazione precedente era riuscita solo a spianare con l’asfalto l’area della stazione (spendendo milioni)» continua Gandi.
«Auguro a Ribolla un giorno di poter fare il bene per la nostra città con un ruolo amministrativo. Esattamente quello che non fa oggi, parlando di emergenza sicurezza, creando allarmismo e facendo propaganda intorno a un evento spiacevole, ovvero la microcriminalità, che è endemico alla società umana» conclude Gandi riferendosi alle parole di Ribolla apparse sui Social.
«L’Assessore alla Sicurezza e Vicesindaco Gandi mi ha risposto in merito all’ennesimo episodio di criminalità in zona centro-stazione. Mi sarei però aspettato delle risposte alle mie domande: quando l’estensione della video sorveglianza, attesa ormai di anni; quando il piano di ulteriore aumento delle telecamere, previsto in un mio ordine del giorno approvato all’unanimità; se e cosa stia facendo per aumentare la sorveglianza durante le ore notturne, con un coordinamento con le altre forze dell’ordine» risponde Ribolla. «Mi sarei aspettato richieste di collaborazione (non oggi, ma già mesi fa quando chiedevamo lo stesse medesime cose); mi sarei aspettato di ricevere un invito, da Deputato di maggioranza e da Capogruppo Consiliare di minoranza, per avere risposte alle mie domande, per lavorare assieme ad una soluzione, per rispondere alle esigenze dei cittadini in alcuni quartieri difficili, tra cui il centro». E aggiunge: «Già ad inizio settembre avrò un incontro al Ministero dell’Interno per sottoporre le problematiche della Città di Bergamo.Lo farò io, visto che questa città con Gori, con Gandi e con la politica delle porte aperte del Pd non ha ottenuto alcun miglioramento per i cittadini, nemmeno il ripristino dell’operazione strade sicure. Assistiamo anzi quotidianamente ad episodi di spaccio e microcriminalità da quelli che loro chiamano profughi ma che in realtà non hanno nel 90% dei casi alcun diritto di stare sul nostro territorio».
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