Giallo di Tavernola, parla il fratello
«Preoccupati, ma lui non ci ascoltava»

Il fratello di Rosario Tilotta, Diego, vive a Cavernago. «Spendeva più di quanto guadagnava e ci aveva esclusi dalla sua vita».

Non voleva intrusioni nella sua vita privata, Rosario Tilotta. Quando il fratello, preoccupato, aveva provato a parlargli della «brutta strada» che aveva preso, lui gli aveva detto di farsi gli affari suoi.

«Lui era così, spendeva più di quello che guadagnava, oltre al suo stipendio anche la pensione della mamma – ricorda il fratello Diego, 80 anni, che abita a Cavernago nella villetta di famiglia in via Donizetti – ma non abbiamo mai saputo cosa ne facesse dei soldi: prostitute, droga, gioco, tutto è possibile. Ma da quel momento io non gli ho più chiesto niente e un giorno lui se nè andato e non l’abbiamo più visto. Ho saputo solo dai giornali che quella Ford Fiesta trovata in fondo al lago a Tavernola è la sua. Se il cadavere è di mio fratello, almeno ci resta il sollievo di poterlo seppellire e farlo riposare in pace».

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