Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 31 Marzo 2017
Gasperini ritrova il «suo» Genoa
«Partita speciale, ma lavoro per vincere»
L’intervista dell’allenatore atalantino al quotidiano genovese Il Secolo XIX in vista del delicato ritorno a Marassi, sponda rossoblù.
«Domenica il Genoa sarà mio avversario ma non un mio nemico. E per quanto il mio rapporto con i rossoblù sarà sempre speciale, lo sport prevede che chi vince sia contento, è giusto: io oggi sono impegnato con l’Atalanta e lavoro affinché la mia squadra vinca. È normale che chi vince esulta. Quello che importa è il terzo tempo, i rapporti tra le persone, oltre i 90 minuti». Così Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, spiega il suo ritorno a Marassi domenica contro il «suo» Genoa: lo fa con un’intervista al quotidiano genovese Il Secolo XIX.
«È stata una settimana molto particolare, di grande emozione. Genova e il Genoa significano molto per me. Ma è chiaro che quando la partita comincerà tutto cambierà. È il nostro mondo» spiega. «Quei ragazzi li conosco bene, la mia squadra dovrà concentrarsi e stare attenta a tutti i movimenti». Perché quella con i rossoblù resterà sempre una partita speciale per mister Gasp: «Mi sono buttato sul lavoro. È una partita delicata e difficile. E che è più importante per l’Atalanta che per il Genoa. Giocare a Marassi ha sempre un tasso di difficoltà elevato». Con il rischio, magari, di sbagliare panchina e sedersi su quella che per anni l’ha visto protagonista: «Il rischio c’è. Dirò a qualcuno di starmi dietro» scherza il mister nerazzurro.
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