Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 10 Giugno 2016
«Gamec al palazzetto? Difficile»
Tentorio boccia Palafrizzoni
L’ex sindaco: «Avremmo potuto già due anni fa accettare la donazione della Fondazione Banca Popolare che metteva a disposizione gratuitamente le sue aree ristrutturate degli ex Magazzini Generali di via Rovelli».
«Quando questa amministrazione comunale vuole cambiare percorso, fa passi indietro e provoca perdite di tempo molto gravi». Così l’ex sindaco Franco Tentorio bolla la decisione di Palafrizzoni e del suo successore Giorgio Gori di realizzare la nuova Gamec al Palazzetto dello Sport di via Battisti. «Questa amministrazione ha fatto le cose bene e in fretta quando ha continuato i progetti della precedente: basti citare l’Accademia Carrara, la Guardia di Finanza agli ex Riuniti e l’aula magna dell’Università a Sant’Agostino.
«Dopo il recente episodio della pubblicizzazione della Fondazione Donizetti,c he porterà allo slittamento di almeno un paio d’anni del cantiere, ora c’è questo blocco per la nuova Gamec» prosegue Tentorio. «Avremmo potuto già due anni fa accettare la donazione della Fondazione Banca Popolare che metteva a disposizione gratuitamente le sue aree ristrutturate degli ex Magazzini Generali di via Rovelli. La nuova sede della Gamec sarebbe stata accompagnata da una serie di importanti infrastrutture pubbliche e private: era previsto un grande auditorium, un ristorante, la galleria dei quadri della banca, aule di studio. Sarebbe stato rivitalizzato un intero quartiere periferico con un investimento a fondo perduto di 4,5 milioni di euro e oggi potremmo essere pronti per l’inaugurazione».
«Lo stesso Gori in campagna elettorale, dopo molte incertezze, aveva condiviso il percorso. Ora l’amministrazione cambia ancora idea, individuando un percorso tortuoso e lunghissimo: costruzione del nuovo palazzetto dello sport e adattamento dell’attuale palazzetto alle esigenze della Gamec, sperando che la Fondazione Banca Popolare mantenga l’impegno alla donazione di 4,5 milioni. Condizioni difficili, tempi lunghissimi, percorso denso di incertezze. In conclusione, anche se tutto andrà bene, un’altra opera che non verrà inaugurata da questa amministrazione. Ed è un’altra delusione sul tema del cambio di passo» conclude l’ex sindaco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA