Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 16 Gennaio 2023
Gabriele Lavia sbanca al Donizetti: 6.726 spettatori in sette giorni di repliche
Teatro. Con una replica in più di quelle originariamente previste per «Il berretto a sonagli».
«Qui gli attori recitano con il pubblico non per il pubblico. Grazie Bergamo!»: così la compagnia di Gabriele Lavia esprime su Instagram la propria riconoscenza per il successo che ha coronato le rappresentazioni de «Il berretto a sonagli» di Pirandello, andato in scena per una settimana intera nell’ambito della Stagione di Prosa della Fondazione Teatro Donizetti. Hanno assistito allo spettacolo.6.726 spettatori, 1.051 nella sola replica conclusiva di domenica pomeriggio.
«Recitare qui è davvero bello, perché si recita con il pubblico, non per il pubblico»
Visibile, al temine dell’ultima recita, la soddisfazione e l‘emozione sul volto dello stesso Lavia: «Quello di Bergamo è un pubblico bellissimo, di grande attenzione, di grande intelligenza. Gli spettatori colgono tutti i momenti ironici, comici, drammatici, che magari a volte sono concatenati tra loro. Recitare qui è davvero bello, perché si recita con il pubblico, non per il pubblico. Che sono due cose completamente diverse. Tutti gli attori sono rimasti molto contenti della risposta del pubblico».
Oltre che a Lavia, nei panni dello scrivano Ciampa, Federica Di Martino, interprete del ruolo di Beatrice Florica, Francesco Bonomo, Matilde Piana, Maribella Piana nelle vesti della vecchia serva Fana, Mario Pietramala, Giovanna Guida e Beatrice Ceccherini.
La Stagione di Prosa del Teatro Donizetti tornerà dal 31 gennaio al 6 febbraio (con replica straordinaria fuori abbonamento prevista per sabato 5) con Moby Dick del Teatro dell’Elfo, per la regia di Elio De Capitani. Mentre giovedì 19 gennaio alle 20.30 debutterà al teatro Sociale la stagione di Altri Percorsi con lo spettacolo «Atlante linguistico della Pangea di Sotterraneo».
Guarda l’intervista realizzata a Gabriele Lavia.
Tic Tac. Gabriele Lavia al Donizetti: «Il teatro non morirà mai». Video di Roberto Vitali
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