Food hall al centro commerciale
Ecco le «Cucine di Curno»

In programma per il debutto quattro giorni di eventi animati da show, spettacoli, degustazioni e ospiti famosi.

Il centro commerciale di Curno avrà uno nuovo spazio food: giovedì 28 novembre verrà inaugurata la nuova struttura, sormontata da una grande cupola con un’ampia varietà di ristoranti e aree dedicate ai bambini, alle famiglie e agli animali.

Le «Cucine di Curno» sorge a corredo dell’esistente galleria del centro commerciale e ne arricchisce l’offerta merceologica nel segno della ristorazione di qualità. Durante la 4 giorni - dal 28 novembre al 1° dicembre -si alterneranno artisti, acrobati, ospiti famosi, degustazioni, spettacoli e show che animeranno in un crescendo gli spazi interni ed esterni della food court.

Sormontata da una luminosa cupola alta 17 metri, sarà aperta da mattina a sera, ospiterà 17 ristoranti e si offrirà, al tempo stesso, come luogo di aggregazione all’insegna del gusto. Tra i 17 marchi leader della moderna ristorazione vi sono: Alice Pizza, Capatoast, Cioccolati Italiani, Chiquita, Dispensa Emilia, Doppio Malto, Fram ristorante di pesce, Fritto Divino, Johnny Rockets, KFC, La Piadineria, Màs Mexico, Old Wild West, Rosso Pomodoro, Signorvino. Alcuni di essi saranno presenti per la prima volta in Lombardia.

L’assoluta novità de «Le Cucine di Curno» sarà rappresentata dalla Mainardi Bakery: il locale, firmato e gestito dal noto chef Andrea Mainardi, testimonial e brand ambassador della food court, sarà anche il primo ristorante di uno chef in uno shopping center italiano.

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Massimo Vignati

5 anni, 6 mesi

Qualcuno ricorda l'area verde che esisteva davanti all'Auchan di Curno? Magnifici cedri, aceri ed altre piante. Tutto distrutto per costruire un blocco di cemento, le "Cucine di Curno". Certo darà lavoro a qualche decina di persone, avremo la possibilità di mangiare di più (meglio?), ma ne vale la pena?

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Carlo Curto

5 anni, 6 mesi

La costruzione è molto ardita, con il legno lamellare che forma una specie di cupola/vela luminosissima. Però mi chiedo, con la crisi della grande distribuzione e le centinaia di lavoratori costretti a lasciare il posto di lavoro, tutti questi ristoranti a chi gioveranno? Ultimamente si parla molto di "food" (cibo) e poco di "work" (lavoro), ma se manca il lavoro non si va al bar o al ristorante...

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