Fontana: lockdown spetta al governo
Scuola: no dad per elementari e medie

Il presidente della Regione Lombardia: «Non posso assumerla autonomamente, mi fido degli scienziati».

«Io credo che tutte le scelte debbono essere condivise con gli scienziati, con le persone che possono dare dei consigli appropriati. Io di mestiere facevo l’avvocato e quindi non me ne intendo molto di epidemie. E quindi io mi fido di quello che dicono i nostri scienziati, non ho pregiudizi nelle scelte che dovrò fare sulla base di quello che mi diranno gli scienziati stessi». Lo ha detto il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in collegamento su Rainews nella mattinata di mercoledì 28 ottobre, rispondendo a una domanda su un eventuale mancato lockdown che potrebbe essere letto come una replica «degli errori di Alzano».

«E poi non dimentichi - ha aggiunto - che un eventuale lockdown è una competenza che spetta al governo e quindi io potrei magari sollecitarla, ma io non posso autonomamente assumerla».

Sui ristori previsti dal Dpcm «crediamo sia la strada giusta e anche noi come Regione Lombardia stiamo provvedendo a stanziare risorse» ha aggiunto sempre a Rainews Attilio Fontana. «Noi oggi come Regione chiederemo al governo che ci liberino dalla possibilità di utilizzare altre risorse di cui noi disponiamo, che hanno altre finalità, magari destinate agli investimenti che fanno parte della cassa, e che noi oggi non possiamo spendere, destinare ad aiuti. In un momento drammatico come questo, potrebbe essere utile che lo Stato ci lasciasse utilizzare questi fondi, vincolati alle norme di bilancio»

Il presidente della Regione Lombardia ha anche chiarito che non intende estendere la didattica a distanza (Dad) anche alle scuole medie ed elementari. «No, assolutamente, noi l’abbiamo chiesta solo per le secondarie superiori, per i licei, per capirci».

«Io sono estremamente favorevole alla didattica in presenza - ha spiegato -, però la didattica a distanza ci è utile per cercare di alleggerire la pressione sul trasporto pubblico locale in quelle due ore di punta che sono in mattinata, durante le quali soprattutto nelle grandi città e nelle metropolitane si verificano dei sovraffollamenti che sono sicuramente pericolosi».

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