Fontana spiega la zona rossa
«Nessuna deroga prima di 2 settimane»

«Dopo almeno 2 settimane sulla scorta dell’evoluzione della situazione è possibile per i presidenti di Regione chiedere misure di allentamento per determinati territori».

Alle 14 di giovedì 5 novembre il governatore Fontana ha parlato con la stampa: «Si stanno diffondendo notizie false che creano confusione e uno stato di incertezza e agitazione nei cittadini lombardi del quale sicuramente non abbiamo bisogno, l’ordinanza firmata dal ministro Speranza ha decretato la zona rossa su tutto il territorio regionale senza alcuna possibilità di deroga» ha detto Fontana.

«Solo successivamente - ha aggiunto - dopo almeno 2 settimane sulla scorta dell’evoluzione della situazione è possibile per i presidenti di Regione chiedere misure di allentamento per determinati territori».

«Questa interpretazione del Dpcm - ha spiegato Fontana - mi è stata confermata per telefono dallo stesso ministro». Nel punto stampa, il presidente di regione ha colto anche l’occasione per dire «ai cittadini lombardi, che hanno già fatto tanti sacrifici, che dobbiamo tenere duro ancora per un po’, agli imprenditori che subiranno un altro duro colpo dal lockdown garantisco che non arretrerò di un passo finchè il Governo non avrà erogato le risorse promesse ed effettuato i ristori». Fontana ha concluso la sua dichiarazione ringraziando «il personale sanitario su cui ancora una volta pesa il lavoro più faticoso».

Ai medici si è rivolto anche con una lettera. «Mi rivolgo a voi, la prima linea di questa battaglia: un nemico invisibile è tornato a condizionare le nostre vite, ad esercitare pressione sui nostri ospedali, sulle nostre strutture per anziani e fragili, sulle scuole, sui luoghi di lavoro e di socialità» ha esordito Fontana nella missiva.

«Regione Lombardia - ha ricordato il governatore - ha adottato misure restrittive della libertà di circolazione dei cittadini, della libertà di impresa e dell’organizzazione dei servizi scolastici, esercitando quella facoltà che le disposizioni governative le riconoscono. Abbiamo insieme lavorato per fronteggiare l’emergenza e per alleviare le vostre difficoltà, nella piena consapevolezza che il peso maggiore grava ancora sulle vostre spalle».

Quindi l’appello: «Siamo tutti ancora memori delle grandi perdite subite, degli sforzi compiuti delle difficoltà affrontate e voi ne sopportate le conseguenze fisiche e psicologiche. Oggi dobbiamo lavorare insieme rapidamente per piegare la curva epidemiologica e più di ieri siamo nelle vostre mani per reagire con risolutezza».

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