Fontana: Il 10 luglio 10 milioni di somministrazioni in Lombardia. Moratti: Prima Regione con l’immunità di comunità

«Il 10 luglio raggiungeremo i 10 milioni di somministrazioni». Lo ha annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, durante la conferenza stampa convocata per fare il punto sulla campagna vaccinale. Con un primato: «La Lombardia sarà la prima Regione che raggiungerà l’immunità di comunità» ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti.

«Sono fiero ed orgoglioso dell’andamento della campagna – ha detto Fontana – e a oggi abbiamo effettuato oltre 7,7 milioni di somministrazioni e più di 1 lombardo su 4 ha completato il ciclo vaccinazioni».

«Il traguardo del 10 luglio – ha aggiunto - sarà un grande risultato e come presidente della Regione Lombardia voglio ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a raggiungerlo. Guido Bertolaso in primis che con la sua grinta e tenacia è riuscito a mettere in piedi una perfetta organizzazione; la vice presidente Moratti, lo staff tecnico delle Dg Welfare e Protezione Civile e tutto quello tecnico e amministrativo delle nostre Ats e Asst».

Il presidente ha poi ringraziato tutti i medici, infermieri, volontari «che hanno lavorato incessantemente, nonostante già messi duramente alla prova dalla gestione della pandemia, e infine soprattutto grazie ai nostri cittadini che stanno mostrando un grande senso di responsabilità sottoponendosi alla vaccinazione, pur tra comunicazioni nazionali a volte confondenti».

Grazie all’avanzamento della vaccinazione i dati di diffusione del Covid 19 evidenziano una situazione in continuo miglioramento. «Oggi al consueto monitoraggio settimanale della cabina di Iss e Ministero della Salute – ha detto ancora Fontana -: il tasso di incidenza per 100.000 abitanti è 15,6 ; l’Rt 0,67 e soprattutto i nostri ospedali tirano il fiato con il tasso di occupazione dei posti letto sceso al 7 % nelle terapie intensive e all’8 per cento in area medica. Dati che ci fanno guardare al futuro con ottimismo e che qualche mese fa parevano irraggiungibili. Dobbiamo proseguire su questa strada, convincere e coinvolgere le persone che ancora non hanno aderito alla vaccinazione».

E poi un piccolo appello alla prudenza. «Molte restrizioni – ha concluso il governatore - sono state eliminate, il prossimo mese di luglio si potrà eliminare la mascherina all’aperto. Non dobbiamo però dimenticare che anche se in misura minore il virus circola ancora e soprattutto con la variante indiana, soprattutto in luoghi chiusi e tra persone non conviventi e vaccinate, è quindi indispensabile continuare ad osservare il distanziamento. Così come è atto di responsabilità sottoporsi a test qualora si entri in contatto con persone che contraggono il virus e osservare tutte le regole previste, compreso l’isolamento. Più saremo responsabili, più terremo sotto controllo il virus e potremo godere della libertà di cui a lungo siamo stati privati».

Con un primato: «La Lombardia sarà la prima Regione che raggiungerà l’immunità di comunità» ha detto la vicepresidente della Regione Lombardia e assessore al Welfare Letizia Moratti.

STRATEGIA A BREVE E MEDIO TERMINE
«Siamo la prima Regione - ha sottolineato la vicepresidente Moratti - a sequenziare tutti i tamponi positivi. Ad oggi abbiamo 15 laboratori attivi, altri 3 autorizzati, 12 in fase di autorizzazione. Sequenziamo il 25% dei tamponi, a regime raggiungeremo il 100%, con importanti risultati anche per le varianti».

SEQUENZIAMENTO DEI TAMPONI ANCHE PER INDIVIDUARE VARIANTI
Proprio venerdì mattina 18 giugno - ha aggiunto la vicepresidente - ho visitato un laboratorio di biologia molecolare Calcinate/BG che dispone di una macchina in grado di sequenziare fino a 2.500 tamponi al giorno. Strutture come questa ci permetteranno di tenere sotto controllo le varianti. Voglio ribadire qui che tutti i vaccini danno buona copertura rispetto alle varianti e che, come raccomanda il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), le vaccinazioni sono e restano l’arma definitiva contro il Covid e le sue varianti».

PERCENTUALI VARIANTI COVID IN LOMBARDIA
«In questo momento - ha precisato Moratti - le percentuali di cui siamo a conoscenza sono: 68% variante inglese, 1,7% indiana, 1,1% brasiliana e lo 0,3% di variante sudafricana».

PRONTI PER LA CAMPAGNA D’AUTUNNO
«Ci stiamo preparando - ha proseguito - nel caso fossero necessari richiami in autunno-inverno, a individuare un nuovo modello organizzativo che non sarà più basato sui centri massivi (allestiti nei Centri fiere e Sale congressi) ma su piccoli centri, sui Medici di Medicina Generale, aziende e farmacie».

«Dopo aver conseguito il primato di prima regione ad aver presentato nostro modello organizzativo precedendo anche il governo nazionale - ha puntualizzato la titolare della delega al Welfare Moratti - siamo in attesa di sapere dal Governo se e quando procedere con i richiami vaccinali e, nel frattempo, gli scienziati dovranno dirci a quale periodo corrisponde la durata della copertura della vaccinazione somministrata». La vicepresidente ha inoltre confermato i positivi risultati ottenuti con la sperimentazione dei tamponi salivari eseguiti in alcune scuole lombarde. «Pensiamo di estenderla - ha spiegato - in occasione della ripartenza anno scolastico. Sono test ben accolti dagli studenti, anche i più giovani, in quanto meno invasivi rispetto ai test molecolari».

LA STRATEGIA A MEDIO E LUNGO TERMINE
«Sul medio e lungo periodo - ha rimarcato la vicepresidente Moratti - l’impegno di Regione Lombardia è lavorare per creare un Centro di Malattie infettive che individui meccanismi di diffusione della malattia, i nuovi virus e le loro varianti, elabori dati epidemiologici che possano esser messi a disposizione della comunità scientifica e che traduca per una maggiore e migliore tutela dei pazienti i risultati della ricerca condotta su analisi e terapie».

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