Fontana distacca di 20 punti Gori
Il profilo di un leghista sui generis

Ci sono i risultati definitivi delle elezioni regionali in Lombardia: storico militante della Lega Nord, piace sia a Salvini che Maroni. Gori il più votato a Bergamo e a Milano città.

Ci sono i risultati definitivi delle elezioni regionali in Lombardia. Attilio Fontana ha ottenuto il 49,74% dei voti alle elezioni regionali ed è diventato presidente della Lombardia con un distacco di venti punti sul suo avversario di centrosinistra, Giorgio Gori, che si è fermato al 29,09. Dario Violi, dei 5 stelle, ha avuto il 17,36% delle preferenze, mentre Onorio Rosati di LeU l’1,93. Lo scrutinio è praticamente terminato: mancano infatti 12 sezioni su 9.227. La lista di Liberi e Uguali si è fermata al 2,12 e quindi non avrà alcun esponente in Consiglio regionale.

Fontana ha ottenuto leggermente meno preferenze delle liste che lo appoggiano, che sono arrivate al 51,25% con la Lega al 29,64, Forza Italia al 14,32, Fratelli d’Italia al 3,64, la lista Fontana presidente all’1,46%, Noi con l’Italia all’1,26, Energie per la Lombardia allo 0,53 e il partito Pensionati allo 0,38. Gori al contrario è stato più votato delle liste di centrosinistra. Ha infatti avuto poco meno del 30% di preferenze contro il 26,99 delle liste con il Pd al 19,24, la lista Gori presidente al 3,03, +EUROPA il 2,07, Lombardia per le autonomie l’1,19, Italia Europa insieme lo 0,66 e Civica popolare lo 0,39.

Giorgio Gori, candidato di centrosinistra alla presidenza della Lombardia, non ha vinto in nessuna delle 12 province della regione. E’ però risultato il più votato a Bergamo, dove è sindaco, e a Milano città. La lista del Movimento 5 stelle invece ha praticamente pareggiato il risultato del suo candidato governatore con il 17,8.

Classe 1952, Attilio Fontana è uno storico militante della Lega Nord. Il suo debutto sulla scena politica da vero protagonista risale al 1995 quando viene eletto sindaco di Induno Olona, piccolo comune del varesotto. Nel 2000 entra a far parte del Consiglio regionale, ma ben presto sente il richiamo della sua terra e così nel 2006 si candida e vince le elezioni a Varese vestendo la fascia da sindaco. La sua amministrazione è ben giudicata dai cittadini che cinque anni dopo lo confermano. Diventa intanto presidente dell’Anci Lombardia e raccoglie i favori di Maroni e di Salvini. Apprezzatissimo in casa Lega, viene proposto per la presidenza della regione trovando il pieno appoggio di tutte le altre forze del centrodestra.

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