Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 29 Ottobre 2020
Fontana a Conte: sostegno a chi è più colpito
Confcommercio, per i locali perdita di 860 milioni al mese
Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte e per conoscenza al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e della Salute Roberto Speranza per chiedere la massima flessibilità possibile nell’utilizzo delle risorse da parte delle amministrazioni pubbliche, a partire dalle Regioni, al fine di garantire i ristori alle categorie più colpite delle misure anticovid.
«A tutte le imprese, agli artigiani, ai commercianti - ricorda - è stato chiesto di attenersi ai protocolli e alle linee guida per contenere la diffusione del virus. Oggi, dopo alcuni mesi, gli si chiede di nuovo di chiudere o di diminuire drasticamente il volume d’affari, senza distinguere tra chi le regole le rispetta e chi invece no. Ora si tratta di fare scelte efficaci e comprensibili per i cittadini, nello spirito della leale collaborazione istituzionale fra i diversi livelli di Governo che ha contraddistinto sin qui il nostro lavoro» a scritto il governatore Fontana.
Nella lettera, Fontana sottolinea il peso delle misure prese: secondo una stima di Confcommercio Lombardia si tratta per ristoranti, bar e locali di una perdita di 860 milioni di euro al mese e ricorda che le Regioni possono indebitarsi solo per investimenti pubblici. «Sono a chiederLe di fare tutto il possibile affinché anche le altre PA possano fare ’sistemai per fornire risposte adeguate all’emergenza e quindi a sostegno delle categorie colpite». «Ad esempio, - aggiunge - permettendo che eventuali risparmi su risorse già assegnate dallo Stato con destinazione specifica possano essere utilizzati per le finalità sopra evidenziate alla sola condizione che non sussistano obbligazioni sottostanti; ovvero, altresì garantendo maggiore flessibilità nell’uso delle risorse dell’incremento del fabbisogno sanitario nazionale standard, stante le diverse modalità organizzative dei servizi sanitari regionali, comunque mantenendo la finalizzazione delle risorse ad assicurare la gestione dell’emergenza sanitaria».
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