Fisica, il Nobel parla anche bergamasco
Laura Cadonati nel team dei premiati

L’Accademia delle Scienze svedese, conferendo il premio Nobel per la fisica 2017 al team di scienziati che ha inventato gli interferometri in grado di osservare le onde gravitazionali, oltre ai tre scienziati insigniti (Barry C. Barish, Rainer Weiss, Kip S. Thorne), ha citato i gruppi di lavoro e di ricerca che in questi anni hanno contribuito alla sensazionale scoperta Ligo-Virgo. Tra i ricercatori di questi team, in prima fila c’è anche una italiana, bergamasca doc di Borgo Santa Caterina Laura Cadonati, già ospite di BergamoScienza e che noi avevamo intervistato nel 2016 quando era stato dato l’annuncio della sensazionale scoperta. Laura ci aveva parlato delle onde gravitazionali e della sua «testardaggine» tutta bergamasca che l’ha caratterizzata e portata a tali risultati. Guarda il vide e leggi l’intervista qui.

«E’ una giornata storica, è meraviglioso”: il direttore dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego), Federico Ferrini, è entusiasta del Nobel alla scoperta delle onde gravitazionali. «E’ stata un’attesa trepidante e piena di speranze, che alla fine non sono andate deluse», ha detto subito dopo il brindisi e gli abbracci con gli altri protagonisti italiani della collaborazione Virgo, riuniti a Roma, nell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Il Nobel assegnato oggi «è un grandissimo successo per l’Europa: Virgo - ha aggiunto - è il risultato della collaborazione fra sei Paesi europei, che ha sviluppato una tecnologia in modo indipendente dal punto di vista tecnologico rispetto a quella del rivelatore americano Ligo, anche se in modo parallelo. Tanto - ha rilevato - da arrivare a suggerire a Ligo delle scelte tecnologiche e a prendere dati insieme».