Finale Coppa Italia, controlli potenziati a Bergamo. Il prefetto: «Siate responsabili»

Coronavirus, mercoledì 19 maggio saranno intensificati i controlli delle forze dell’ordine per evitare assembramenti in occasione della partita Atalanta-Juve. Appello del prefetto «al senso di responsabilità dei bergamaschi, a tutela della salute di tutti». Richiamo alla prudenza anche da sindaco, presidente della Provincia e società nerazzurra e Ats.

Mercoledì 19 maggio, giorno della finale di Coppa Italia, saranno potenziati i controlli delle forze dell’ordine nel centro di Bergamo e agli ingressi della città per evitare assembramenti impropri prima e soprattutto dopo la partita (in programma alle 21 al Mapei Stadium di Reggio Emilia). Nella mattinata di martedì l’argomento è stato oggetto del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto Enrico Ricci, che al termine della riunione ha rivolto un appello agli atalantini che seguiranno da casa la partita (la maggioranza, visto che solo poche centinaia hanno potuto acquistare il biglietto per andare a Reggio Emilia). Un appello, in particolare, «al senso di responsabilità dei bergamaschi, che fino adesso hanno dimostrato di averne, a tutela della propria salute e di quella altri».

A coloro che hanno acquistato il biglietto e andranno a Reggio Emilia sarà consentito il rientro a casa in deroga al coprifuoco (che proprio da mercoledì inizia alle 23), ma solo per gli spostamenti tra lo stadio di Reggio Emilia e la propria abitazione, senza «deviazioni» ingiustificate.

L’appello del prefetto Ricci si aggiunge a quello formulato lunedì dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori, dal presidente della Provincia Gianfranco Gafforelli e dalla società nerazzurra con un comunicato congiunto: «Mercoledì sera l’Atalanta scende in campo a Reggio Emilia per coronare l’ennesima fantastica stagione sportiva: con un turno di anticipo e per il terzo anno consecutivo è già stata centrata la qualificazione alla Champions League. Avremmo voluto goderci ogni vittoria nel Gewiss Stadium, avremmo voluto andare in trasferta a Liverpool, ad Amsterdam, a Madrid, ma un nemico invisibile, quanto devastante, ce lo ha impedito» si legge nella nota, che continua: «Mercoledì sera alcune centinaia di tifosi nerazzurri potranno entrare al Mapei Stadium di Reggio Emilia per assistere alla finale di Coppa Italia con la Juventus. Tutti gli altri dovranno purtroppo accontentarsi di seguirla in tv. Anche se la campagna vaccinale ha iniziato a correre e alcuni di noi possono sentirsi finalmente più tranquilli, dobbiamo essere ancora molto prudenti e continuare ad evitare comportamenti che in ogni altra circostanza sarebbero stati assolutamente normali, a partire dal riunirci per seguire la partita con gli amici nelle case e nei bar».

«Mercoledì sera tifiamo dunque Atalanta con tutta la nostra passione sportiva, ma nel rispetto delle regole e quindi con responsabilità, evitando ogni tipo di assembramento e ricordando che vige ancora il coprifuoco» è l’appello, che prosegue: «L’Atalanta, stagione dopo stagione, continua a riscrivere la sua storia regalando ai propri tifosi emozioni uniche, incredibili, forse impensate fino a qualche stagione fa. Vogliamo ritornare tutti allo stadio per tifare ed applaudire insieme la nostra squadra del cuore: poterlo fare significa aver sconfitto il Covid-19 e forse nessuno più di noi bergamaschi sa quanto sia importante. Forza Atalanta, siamo sempre insieme a te».

Si unisce all’appello anche l’Ats di Bergamo: «L’entusiasmante percorso dell’Atalanta verso la storica finale di Coppa Italia con la Juventus sta dando serenità e divertimento a tutti i bergamaschi – esordisce Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo e grande tifoso della dea - Gustiamoci questo evento, vivendolo con la saggezza, la prudenza e l’attenzione che la situazione epidemica richiede».

Alla dea non deve mancare il sostegno e la vicinanza dei tifosi, ma è altrettanto necessario coniugare l’incitamento e la gioia di una finale così importante con il distanziamento e le misure che tutti ormai conoscono e che, se mantenute, permetteranno di continuare a essere gioiosi ed in salute anche nelle settimane successive alla finale. Questa è la sfida (dei tifosi) nella sfida (dei calciatori).

«Chi sarà a Reggio Emilia e rappresenterà tutta Bergamo sa che si tratta di una partecipazione eccezionale che richiede comportamenti insoliti, mai visti per una trasferta da stadio: mantenere la distanza dal vicino, igienizzare spesso le mani, tifare e incitare con la mascherina, non abbracciare o avere contatto fisico con gli altri tifosi, come invece avverrebbe normalmente in queste occasioni», ricorda il DG Giupponi.

Questi comportamenti terranno viva in ciascuno la consapevolezza che lo sport è una parte gustosa della nostra vita che a sua volta, insieme alla salute, è un valore inestimabile.

Infine un appello: «Chi sarà a Bergamo davanti agli schermi ricordi di attuare questi stessi accorgimenti, evitando anche assembramenti di sostegno e di saluto alla squadra sia prima sia dopo la finale. Ciascuno troverà modi originali e sicuri di esternare gioia e apprezzamento per la nostra Atalanta».

Comunque vada sarà un successo: a livello calcistico perché l’Atalanta è arrivata in Finale con enorme merito e a livello di comunità bergamasca perché i suoi tifosi l’avranno accompagnata secondo le regole di prevenzione che hanno compreso, condiviso, messo in pratica per scelta consapevole e matura di tutela della salute propria e dei familiari.

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