«Fermi da un anno, aiutateci»
Il sit-in del mondo della montagna

Sono una 50ina i rappresentanti del mondo della montagna bergamasca: si sono trovati davanti al Comune di Bergamo venerdì 26 febbraio per manifestare e spiegare la loro preoccupazione. «Ci sentiamo abbandonati - hanno detto -, chiediamo un piano della montagna serio e ristori immediati. Siamo fermi da un anno».

Numerosi gli interventi, una ventina di persone hanno espresso la tanta preoccupazione per il comparto montano. Venerdì mattina 26 febbraio, davanti al Comune di Bergamo, c’erano rappresentanti degli impianti sciistici, albergatori, ristoratori, rappresentanti delle Comunità montane e il mondo politico. Il sindaco Gori ha ascoltato il loro appello e dalla politica è arrivato un impegno bipartisan per trovare presto una soluzione. «Serve un lavoro congiunto per portare a casa un risultato concreto e ora molto urgente - è stato detto -. Il rischio è che la montagna così possa morire. Serve un piano serio che a oggi non c’è».

Tanta la rabbia: «Ci hanno detto di investire nella sicurezza, ci hanno detto che avremmo riaperto. E ora siamo ancora chiusi». Grande la preoccupazione e lo sconforto, con il grido d’allarme dei maestri di sci: «Siamo senza lavoro, fermi da un anno e senza alcun sostegno».

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