Fermata del treno al Papa Giovanni
Lunedì l’accordo in Giunta regionale

Rifiuta l’autista, i rimborsi spesa e il cellulare di servizio. È il ritratto di Alessandro Sorte, assessore bergamasco in Regione.

Una carriera politica inizia presto. A 20 anni, con un diploma di ragioneria in tasca, era assessore (il più votato e il più giovane in Italia) al Bilancio (8 milioni di euro da gestire) nel Comune di Brignano, suo paese d’origine. Ora, a 31 si ritrova a guidare un settore strategico come quello della Mobilità e delle Infrastrutture al Pirellone.

Lunedì 30 novembre in Giunta (un regalo in anticipo per il primo anno da assessore regionale, che scatta il 10 dicembre) porta l’accordo quadro con le ferrovie per la fermata dei treni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. E si pone come leader del «popolo dei moderati», che chiama a raccolta in Fiera il 5 dicembre per quella che definisce «una delle più grandi manifestazioni mai viste del centrodestra».

In che cosa consiste l’accordo di oggi con Rfi? «Abbiamo ottenuto che nel piano di investimenti Rfi inserisse (a suo carico) i 6 milioni necessari per la fermata, eliminando il passaggio a livello corrispondente con la realizzazione del sottopasso. La stazione viene ritenuta strategica nel quadro del raddoppio della linea Ponte San Pietro-Montello».

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