Cronaca / Bergamo Città
Domenica 04 Giugno 2017
Europa? No, Bergamo via Pignolo
Birra e bici, due passioni in un locale
Ha aperto da poche settimane un nuovo locale che sa di Europa. Unisce le due passioni del proprietario, il 42enne Riccardo Re, Birre artigianali e biciclette, oltre a una cucina genuina made in Italy.
E’ partito da due sue grandi passioni e a 42 anni ha cambiato lavoro, con un progetto che abbina il mondo delle due ruote a quello delle birre artigianali. Un connubio originale che racconta la storia di Riccardo Re, bergamasco: «Ricordo ancora benissimo la mia prima bici da ragazzino, una bmx che mi regalò mio padre – racconta -. Da quel giorno non ho più abbandonato le due ruote, in giro per la città ma anche per scappare dal traffico, nella natura della nostra provincia».
Ora la bicicletta la porta in via Pignolo 38, con il nuovo locale “Release”: «Uno spazio che ricorda i cycle-cafè del nord Europa con delle differenze – spiega -: niente officina, per il momento, ma una proposta di biciclette di fascia medio-alta e un locale dove scegliere birra d’eccellenza». Ma non solo: a breve una decina di tavoli per mangiare dalla colazione alla cena, con una proposta all’insegna di prodotti “tipici e sani del made in Italy». Ma perché bici e birra? «Un connubio giovane, e una proposta che richiama target differenti – dice -. Sono due passioni che sto coltivando e la scelta è uno spazio che richiami le famiglie, i giovani, gli appassionati del buon cibo. Anche i turisti». Partiamo dalle bici: «Ho scelto TokyoBike, Schindelhauer, ma anche Stelbel che da Curno propone biciclette su misura, totalmente personalizzabili. Credo che Bergamo debba riscoprire la bicicletta, con più vigore: servono però piste ciclabili, e non tratti continuamente interrotti; più rastrelliere, ma soprattutto un sentimento comune di condivisione della comodità della bici: questo significa sentirsi sicuri quando si viaggia sulle due ruote. I ciclisti a Bergamo sono relegati sui marciapiedi e le corsie dei pullman». E Riccardo ha le idee molto chiare: «Valorizzare le due ruote significa valorizzare Bergamo e la sua qualità della vita» continua.
Nei progetti del bergamasco c’è anche quello di creare un parcheggio per le bici: «Chi si ferma da me con la sua bicicletta può parcheggiarla in sicurezza». Perché c’è anche questo annoso problema: «C’è chi non esce in bici perché ha paura che poi gliela rubino». Nel locale però non ci sono solo biciclette e accessori o abbigliamento legati a questo mondo: «L’idea è di creare un concept con le proposte artigianali del made in Italy: creazioni di artisti locali e nazionali, oggetti, manufatti, accessori – spiega -. La proposta continuerà a variare, come in una sorta di temporary con offerte sempre alternative, tanto che sono favorevole a ricevere anche offerte da nuovi artisti e designer locali per far loro da vetrina».
Il tutto innaffiato da buona birra: «Italiana e giapponese: dall’etichetta umbra Birra dell’Eremo alle trentine Bionoc’ fino alle giapponesi Coedo e Hitachino. Marchi di fascia alta, per una proposta più di ricerca e meno commerciale». Con le prime settimane il progetto sta già funzionando: «Tantissimi interessati alle bici, va bene anche l’offerta della birra, in un ambiente dal design pulito, ma accogliente». Mobili essenziali realizzati da Riccardo, con un arredo che valorizza la storicità dello spazio tra volte antiche e muri in pietra, che ben si sposa con le bici dal sapore vintage e gli accessori ultramoderni. «Ho scelto via Pignolo perché è una strada bellissima nei suoi scorci antichi, misteriosa e affascinante” continua, e aggiunge: «E poi non c’è solo largo Rezzara o piazza Pontida: via Pignolo è ricca di locali dal gusto originale, sapori diversi e tipici che ben si abbinano tra loro: un piccolo paese nella città». Soddisfatto Riccardo: «Dopo anni da direttore di punti vendita di una multinazionale del mondo dell’elettronica, questo è un cambio di vita e un progetto che ha dei valori radicati» commenta il 42enne che arriva in negozio direttamente in bicicletta: «Un punto di forza vivere la città così: sentirsi l’aria in faccia mentre scopri la tua città, e poter gestire i tempi e gli spazi in autonomia». Con tanto di battuta finale: «In fondo – sorride - dopo una pedalata una birra è perfetta».
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