Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 30 Dicembre 2015
Emergenza smog: misure straordinarie
Riscaldamenti -2°. Limite di 30km/h in città
Riduzione di due gradi delle temperature massime di riscaldamento negli edifici pubblici e privati e limite di velocità di trenta chilometri orari nelle
aree urbane (estese a tutto il territorio comunale).
Sono le misure indicate dal ministero dell’Ambiente per affrontare l’emergenza smog e contenute nel protocollo deciso mercoledì 30 dicembre nella riunione del ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con governatori delle Regioni e sindaci delle grandi aree metropolitane.
Tra le soluzioni avanzate anche il sostegno ai Comuni per l’incentivo all’utilizzo del trasporto pubblico locale con bus gratis e lo stop condizionato ai camini che prevede la limitazione dell’utilizzo della biomassa per uso civile dove siano presenti sistemi alternativi di riscaldamento.
Il ministro Galletti, aprendo la conferenza stampa dopo la riunione con Comuni e Regioni ha ribadito l’emergenza e l’eccezionalita della situazione: «È l’anno più caldo della storia e gli effetti si sentono in Italia, In Europa e negli Stati Uniti. Sono i primi effetti dei cambiamenti climatici e li tocchiamo con mano, non sono limitati ad isolette sperdute».
Preannunciando il Protocollo con le misure per l’emergenza che sarà siglato con Regioni, Comuni e città metropolitane, Galletti ha spiegato: «È un protocollo sugli adempimenti che i Comuni devono mettere in campo, poi la titolarità degli interventi resta ai sindaci ma spero e auspico che i Comuni mettano in pratica queste misura».
La strategia di medio periodo, ha spiegato il ministro, prevede un piano strategico triennale sul territorio metropolitano che darà vita al «Comitato di coordinamento ambientale», una task force tra i sindaci delle città metropolitane e i presidenti di Regione, presieduta dal ministero dell’Ambiente. Questa dovrà definire misure vincolanti sul controllo e la riduzione delle emissioni degli impianti di riscaldamento delle grandi utenze; passaggio a un trasporto pubblico a basse emissioni, rinnovando il parco mezzi; realizzazione di una rete elettrica efficiente; miglioramento delle infrastrutture del trasporto pubblico locale; incentivi al verde pubblico; studio di possibili incentivi alla rottamazione.
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