Cronaca / Bergamo Città
Lunedì 09 Aprile 2018
Ecco un decalogo anti truffa
E da mercoledì speciale su L’Eco
Continuano le truffe ai danni degli anziani, con tecniche e modalità diverse. Da mercoledì 11 aprile ogni settimana pagina speciale su L’Eco di Bergamo, con casi reali per capire come difendersi da chi tenta di raggirare i più indifesi.
Diversi i metodi per ingannare i pensionati, ma medesimo obiettivo: in alcuni casi i truffatori si fingono venditori, amici di amici, tecnici dell’acqua, del gas o dell’elettricità mostrando anche un finto tesserino identificativo, e una volta entrati raggirano e stordiscono mediante espedienti chimici gli anziani, truffandoli e derubandoli.
Sono solo alcune delle modalità con le quali vengono perpetrate truffe ai danni di anziani, che purtroppo nella maggior parte dei casi vanno a segno. Per aiutare a riconoscere queste situazioni e a difendersi, L’Eco di Bergamo pubblicherà ogni settimana una pagina speciale, a partire da mercoledì 11 aprile.
L’attenzione è alta anche tra le associazioni di consumatori. Il Codacons, per esempio, ha stilato un decalogo molto approfondito per evitare di essere truffati nella propria abitazione da fantomatici tecnici o falsi addetti ai lavori:
- Sincerarsi che il controllo sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione. Solitamente è bene fare attenzioni agli avvisi del condominio, nei quali vengono sempre indicati gli eventuali accertamenti nei singoli appartamenti, con indicazione della data e dell’ora dell’eventuale visita.
- Richiedere i documenti d’identità: è preferibile prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere agli addetti di identificarsi tramite documento d’identità. Se il controllo è effettivo i tecnici non devono avere alcuna ragione di opporsi a tale richiesta.
- Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano per la società detta: è utile fare richiesta di un documento o un tesserino per verificare se gli addetti siano realmente dipendenti della società con cui si sono presentati.
- Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano soggetti per fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque sincerarsi che siano veramente addetti alla propria società di fornitura.
- Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato, ossia riparare un guasto o fare controlli.
- Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli. Non hanno alcun motivo per fare ciò e se sono in buona fede accetteranno senza problemi di essere seguiti.
- Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene sia “a portata di mano”. È sempre meglio mettere tutto in cassetti o in luoghi in cui non sia facile accedere.
- Non farsi mai distrarre: solitamente, se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano in due o più, questo in modo che uno o più possano distrarre il proprietario dell’abitazione mentre l’altro o gli altri possono porre in essere furti in casa.
- Verificare l’abbigliamento e la presenza di casse degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l’abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare.
- Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portineria. È importante non essere da soli in questi casi. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 112.
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