Cisl: «È ora di riaprire le case di riposo». La Moratti propone l’uso della carta verde Covid

Didonè: «Una persona vaccinata e protetta non può rappresentare un pericolo».

La federazione pensionati della Cisl ritiene che non siano più sopportabili le disposizioni, «provvisorie» prese in fase di emergenza, ma tutt’ora in atto, che scaricano tutte le responsabilità delle direzioni Rsa e che impediscono ai parenti di far loro visita agli ospiti anziani, disabili, o con disturbi psichiatrici.

«Occorre aggiornare protocolli e direttive di Regione Lombardia in relazione anche alla campagna di vaccinazione in atto». Emilio Didonè, segretario dei pensionati Cisl della Lombardia si dice molto preoccupato per le tante accorate richieste di aiuto che provengono da parte di familiari. «Una persona vaccinata, conclude Didonè, adeguatamente protetta con i dispositivi, e istruita sui comportamenti da tenere durante la visita, non può rappresentare un pericolo né per se stessa, né per gli altri».

A stretto giro prende posizione anche Regione Lombardia con le parole della vice presidente Letizia Moratti intervenuta alla alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome. «Bisogna permettere le visite e gli incontri tra familiari e ospiti delle residenze per anziani se a entrambi è stata rilasciata la certificazione verde Covid-19».

Il confronto proposto da Letizia Moratti prevede un aggiornamento della normativa vigente che attribuisce alla direzione sanitaria delle Rsa la decisione e la responsabilità sulla possibilità di consentire gli incontri.

«L’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non - sostiene Moratti - dovrebbe essere consentita se sia ai parenti/visitatori che all’ospite/paziente delle strutture stesse è stata rilasciata una delle certificazioni verdi Covid-19, recentemente approvati dal Governo».

«È giunto il momento di ripensare la chiusura alle visite nelle Rsa - conclude Moratti - consentendo nei limiti della sicurezza e della tutela della salute, riaperture agli incontri e ai ricongiungimenti attesi di mesi».

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