Cronaca / Bergamo Città
Domenica 13 Gennaio 2019
Dopo la tragedia in discoteca a Corinaldo
controlli a tappeto sui locali bergamaschi
Tra il 7 e l’8 dicembre scorsi 6 persone, una mamma e cinque minorenni, erano morti schiacciati nella ressa mentre uscivano dal locale.
Locali da ballo e ritrovi per giovani: dopo la tragedia di dicembre nell’Anconetano, continuano i controlli delle forze dell’ordine nei locali della Bergamasca. L’ultimo è stato effettuato dalla polizia di Stato in città: gli agenti della questura, con l’ausilio dell’unità cinofila e delle squadre dei vigili del fuoco sono intervenuti al «Cubo café», in via Oprandi al civico 20, zona Centro Galassia. Secondo le forze dell’ordine, il locale aveva tutte le caratteristiche di una vera discoteca: musica ad alto volume, utilizzo di luci stroboscopiche, una consolle con un dj e oltre 200 clienti a ballare.
Il problema? Non possedeva le autorizzazioni previste dalla legge, nemmeno la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). Per il «Cubo café» quindi è scattato il sequestro e la titolare è stata indagata in stato di libertà per violazione degli articoli citati.
I controlli stringenti a tappeto delle forze dell’ordine erano stati annunciati dal questore Girolamo Fabiano e dal colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, subito dopo il dramma di Corinaldo, in provincia di Ancona, dove, tra il 7 e l’8 dicembre scorsi 6 persone, una mamma e cinque minorenni, erano morte schiacciate nella ressa mentre uscivano dal locale.
Sulla vicenda, l’avvocato Stefano Massimiliano Rovetta, legale rappresentante della titolare del locale, precisa che «l’attività commerciale è quella di bar con diffusione di musica e luci, priva di pista da ballo, non correlata con l’attività di discoteca. Di conseguenza, è in possesso di regolare autorizzazione amministrativa per la somministrazione di cibi e bevande rilasciata dal Comune. Il locale non ha mai ricevuto alcun appunto o sanzione come questa e i dipendenti sono risultati sempre in regola durante precedenti controlli». Il legale fa sapere che nei prossimi giorni impugnerà i provvedimenti adottati dalla questura.
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