Donizetti e conflitti d’interesse, Bosatelli
«Voglio solo un teatro migliore per la città»

«Il mio fine principale è solo il desiderio di consegnare alla città di Bergamo un teatro migliore e funzionale». Così Domenico Bosatelli, presidente di Gewiss, interviene sul presunto conflitto d’interesse sul Donizetti.

Dopo che sull’operazione di restauro del teatro Donizetti il Movimento 5 Stelle ha chiesto l’intervento della Commissione trasparenza, Bosatelli ha deciso di intervenire e in un comunicato diffuso nel pomeriggio di martedì 28 gennaio dice: «Considero necessario puntualizzare che in qualità di fondatore fromotore — attraverso Gewiss S.p.A. — della Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo ho speso notevole tempo e risorse, mettendo le stesse a disposizione della collettività ed avendo come principale fine il desiderio di consegnare alla città di Bergamo un teatro migliore e funzionale».

«Pertanto, l’impegno profuso dal sottoscritto è sempre stato rivolto unicamente al perseguimento di un fine sociale e non certamente personale. Anche grazie all’adesione di altri fondatori, animati dallo stesso spirito, il progetto è ora fattibile dal punto di vista tecnico ed economico».

«Ogni rappresentazione difforme - sottolinea Bosatelli - non trova corrispondenza nei comportamenti del sottoscritto che, a dimostrazione dell’assenza di alcun interesse economico, ha da sempre manifestato - come risulta agli atti della Fondazione - la volontà di intervenire quale sponsor tecnico mediante la fornitura gratuita dei prodotti necessari per la realizzazione dell’impianto elettrico, contribuendo in modo concreto alla ristrutturazione del nostro teatro».

«Alla luce delle osservazioni di cui sopra - conclude il presidente di Gewiss -, ritengo di chiara evidenza che la partecipazione in Termigas, minoritaria e indiretta, non abbia in alcun modo alterato la regolarità della procedura».

Cosa era successo
In particolare il Movimento 5 Stelle - che aveva sollevato il problema del conflitto di interessi - aveva chiesto di conoscere tutti i passaggi che hanno portato ad individuare il consorzio vincitore, che a breve, si costituirà in Ati.

Del consorzio (capitanato dalla Percassi di Clusone) nominato vincitore (all’unanimità) fa parte la società Termigas, partecipata al 92,1% da Misma, di cui fa parte Livio Bosatelli, figlio di Domenico, membro della commissione giudicatrice. Ma nella società Misma si trova Polibis spa (con una quota del 9,51%) della quale Bosatelli senior è presidente. E della stessa Termigas risulta socia anche la famiglia di Roberto Sestini, membro insieme a Bosatelli della commissione (composta da Valerio Marabini, consigliere delegato della Fondazione, e con la consulenza di Giulio Pandini) che ha scelto la stessa società come partner dei lavori sul Donizetti. Da qui le richieste di trasparenza dei 5 Stelle, anche se i lavori saranno ufficialmente affidati con una gara bandita dal Comune di Bergamo, a cui potranno partecipare aziende da tutta Italia.

La proposta al vaglio dell’amministrazione e su cui sta lavorando la Fondazione (insieme al suo partner «edile»), è un «project di servizi» in cui ci si candida a ristrutturare il teatro e a gestire i servizi non culturali, dal book shop alla caffetteria al ristorante. I servizi culturali saranno invece oggetto di una successiva proposta.

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