Lunedì Renzi al Centro Congressi
Di Maio a L’Eco: «Se vince il No, elezioni»

Bergamo al centro della campagna referendaria. Oggi, sabato 12 novembre, il Movimento 5 Stelle schiera i big: Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista saranno in piazza della Libertà alle 10.30 e alle 12.30 in Piazza vecchia. Lunedì invece tocca al premier Matteo Renzi, che proprio a Bergamo aveva aperto la campagna per il «Sì» al referendum del prossimo 4 dicembre.

L’appuntamento con il presidente del Consiglio è confermato: Matteo Renzi sarà lunedì alle 16 al Centro congressi Giovanni XXIII nell’ambito della campagna per il referendum. Dopo le indiscrezioni circolate venerdì, è arrivata l’ufficialità, con tanto di post su Facebook del deputato bergamasco Antonio Misiani.

Intanto, sabato, giornata bergamasca dell Movimento 5 Stelle. L’Eco di Bergamo ha intervistato Luigi Di Maio, uno dei leader del M5S.

Sabato è in Lombardia, con Alessandro Di Battista e una serie di altri deputati, nonché col consigliere regionale Dario Violi. Cosa direte alle piazze del Nord?

«Nel cuore di una delle regioni più produttive d’Italia parleremo di temi concreti. Come la lotta alla corruzione che ci permetterebbe di portare a casa 10/15 miliardi all’anno da reinvestire per abbassare le tasse alle piccole e medie imprese. Se passa la riforma non ci libereremo mai più del Pd che occuperà il Senato, impedendo di fare le leggi anticorruzione».

Perché i 5 Stelle dicono no al Referendum?

«Questa riforma cambia il Paese, ma in peggio. Dal punto di vista della burocrazia, perché complica le procedure di legge, prevedendone 10 diverse. E dal punto di vista della corruzione, perché dà l’immunità parlamentare a chi finora si è reso protagonista dei principali scandali, dalla sanità agli appalti: i consiglieri regionali, che si faranno i loro interessi in Senato. Senza contare che i territori perderanno qualsiasi autonomia decisionale».

Se vince il No si candida al dopo Renzi?

«Se vince il No bisognerà andare a elezioni il prima possibile e il Movimento 5 Stelle sarà pronto a correre. Il candidato premier lo decideranno gli iscritti, ma oltre al candidato premier bisognerà presentare la nostra squadra per cambiare l’Italia. E per cambiare l’Italia bisogna votare No al referendum».

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