Defunti in altre città per la cremazione
Mezzi dell’Esercito trasportano le bare

Mezzi dell’Esercito hanno portato numerose bare, circa una sessantina, dal cimitero di Bergamo nei forni crematori di altre regioni dove ci sono comuni che si sono resi disponibili ad accettarle. È quanto accaduto nella serata di mercoledì 18 marzo.

Questo perchè sono troppe le vittime a Bergamo per coronavirus e una parte delle salme, per la cremazione, vengono trasferite in altri territori, tra cui per esempio anche Modena. Nella notte è previsto l’arrivo nel cimitero modenese di San Cataldo di 31 salme dalla nostra città. Queste saranno avviate già nella giornata di giovedì 19 marzo all’impianto di cremazione. Il trasporto delle salme è a cura dell’Esercito. Il Comune di Modena ha dato la disponibilità all’utilizzo dell’impianto di cremazione in accordo con la Prefettura e le autorità sanitarie e come Modena sono diversi i comuni che stanno dando il loro aiuto.

Le bare prelevate dal cimitero di Bergamo saranno infatti trasferite nei forni crematori di Modena, Acqui Terme, Brescia, Cervignano del Friuli, Domodossola, Modena, Parma, Piacenza, Rimini, Serravalle Scrivia, Trecate e Varese che sono state ringraziate dal primo cittadino di Bergamo Giorgio Gori che ha scritto ad ogni sindaco una lettera. Una volta eseguita la cremazione, le ceneri saranno riportate a Bergamo e destinate ai luoghi di provenienze dei defunti. Con questo trasferimento la città di Bergamo, fa sapere il Comune, tornerà alla normalità nella gestione dei defunti. «In un momento tragico la Vostra collaborazione e vicinanza è encomiabile» ha scritto il sindaco.

«I decessi sono, purtroppo, numerosi - aggiunge Gori nella lettera di ringraziamento - e il nostro Cimitero è in notevole sofferenza. La maggioranza delle famiglie ha scelto la pratica di cremazione dei propri defunti; in conseguenza di tale scelta, questa Amministrazione Comunale e la società concessionaria dell’impianto di cremazione, S.C.B. s.r.l., si trovano nella impossibilità oggettiva di gestire in modo ordinario la drammatica situazione venutasi a creare, pur lavorando ininterrottamente».

«Il forno crematorio di Bergamo, lavorando a pieno regime, 24 ore su 24, può cremare 25 defunti. È chiaro che non si poteva reggere ai numeri dei giorni scorsi», viene precisato e riportato da Ansa. Le agenzie funebri, inoltre, pare non siano più in grado di gestire il servizio, continua Ansa: alcune sono chiuse perchè i dipendenti si sono ammalati e il Comune attraverso la propria società «Bergamo Onoranze Funebri» ha dovuto sopperire ai mancati ritiri dei morti.

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