Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 13 Maggio 2020
Decreto rilancio, l’accordo nella notte
Lamorgese, dignità a colf e braccianti
La riunione del Consiglio dei ministri sul decreto Rilancio è prevista alle 17. Lo si apprende da fonti di governo.
«L’emersione del lavoro nero riporterebbe a una condizione di legalità una realtà di lavoratori impiegati come braccianti e, nelle nostre case, come colf e badanti. L’intenzione del governo è garantire la dignità delle persone, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro». Lo ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al question time al Senato, parlando della sanatoria per i lavoratori migranti nel ’decreto Rilancio.
Dopo una riunione fiume del pre-Consiglio terminata a tarda notte, la maggioranza ha trovato l’accordo sulla regolarizzazione dei migranti che dà il via libera al tanto atteso decreto Rilancio. Il provvedimento arriverà in Consiglio dei ministri oggi, dopo che poco prima della mezzanotte da Palazzo Chigi fonti del governo avevano dato per raggiunto l’accordo politico.
Il nodo era legato soprattutto sulla regolarizzazione dei lavoratori dei campi, ma anche per colf e badanti, e dopo una giornata di tensioni, con la mediazione tra Pd e M5S, arriva il via libera. Infatti, sul dossier della regolarizzazione dei migranti, dopo l’invito del premier Giuseppe Conte a rimettersi attorno a un tavolo per trovare la quadra, il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi e il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano hanno annunciato l’accordo. «L’accordo sulle regolarizzazioni dei lavoratori è stato raggiunto. Anche per colf e bandanti. E anche per gli italiani. Non per le braccia, ma per le persone. Non era questione di bandierine, ma di dare risposte a chi aspettava da tempo legalità e diritti», scrive Provenzano su Twitter.
Da parte sua, Crimi parla di un accordo «che ritengo soddisfacente, frutto di un testo modificato e migliorato rispetto a quello di domenica scorsa, che accoglie nostre esplicite richieste e mette al centro il lavoro regolare». Nella mattinata il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, ai microfoni di ’Radio Anch’io ha sottolineato come «abbiamo trovato l’accordo dopo la mezzanotte, l’importante è che le cose siano andate e che oggi si farà il Consiglio dei ministri e si potrà varare il decreto. E’ un provvedimento molto complesso, 55 miliardi e oltre 200 articoli, dobbiamo rispondere alla crisi più grave dal dopoguerra con misure eccezionali».
Soddisfatta anche la ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova, per la quale «c’è stata una intesa politica che assume una esigenza importante, nessuno ha vinto o ha perso, in questo momento ha vinto la dignità di donne e uomini e il rispetto di persone che vivono in una condizione di grande difficoltà e che oggi potranno cominciare a chiedere tutela del loro lavoro e riconoscimento del loro ruolo. Credo che questa sia una risposta che un paese civile e democratico come il nostro aveva il dovere di dare. Essere riusciti a mettere insieme una coalizione così differenziata la considero un fatto importante. Quando si lavora per raggiungere un’intesa bisogna parlare poco e lavorare molto, spero che questo metodo possa premiare una scelta che sono convinta sarà fatta nelle prossime ore in Cdm».
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