Daspo per 28 gli ultras atalantini
Gori:«Non è quello che ci aspettavamo»

Il sindaco interviene sulla vicenda dei fatti di Firenze: «Siano accertate tutte le responsabilità e non solo una parte di queste».

Ecco la dichiarazione ufficiale del sindaco di Bergamo Giorgio Gori a seguito della notizia di lunedì 25 novembre che è stata avviata la procedura di Daspo per 28 tifosi atalantini per i disordini del post partita Fiorentina-Atalanta del febbraio scorso: «La denuncia di 28 tifosi atalantini da parte della Digos di Firenze non è certo quello che ci aspettavamo, dopo che per mesi abbiamo chiesto di conoscere la verità sui fatti accaduti il 27 febbraio dopo Fiorentina Atalanta. I filmati e le registrazioni acquisiti dalla Digos ci dicono che alcuni tifosi nerazzurri si sono resi responsabili, subito dopo la partita, di comportamenti certamente censurabili. Ma ci raccontano solo un pezzo della storia.

La ricostruizione delle fasi successive - quando i due pullman che trasportavano i tifosi sono stati fermati dalla polizia, poco prima del casello - non spiega perché i tifosi siano stati fatti oggetto di percosse e insulti. Alcuni dettagli - gli autisti che secondo la Digos sarebbero stati sequestrati dagli Ultras, la presenza di alcuni tifosi viola al McDonald’s sulla carreggiata opposta - contrastano apertamente con le testimonianze dei diretti interessati (ovvero gli autisti) e di chi si trovava all’autogrill.

Del resto nessuno dei 28 denunciati si trovava su quei due pullman, a riprova che l’iniziativa della Questura si concentra su una parte dell’accaduto - l’immediato post partita - ma non ci aiuta a capire cosa sia successo dopo, e perché 30 tifosi atalantini sono finiti all’ospedale, anzi. Per questo non posso che auspicare un’indagine più estesa da parte di un soggetto terzo, la Procura della Repubblica, perché siano accertate tutte le responsabilità e non solo una parte di queste».

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