«Dallo Stato alla Regione 79 milioni
per i malati non autosufficienti»

La parlamentare Carnevali: «Sono 19 in più rispetto a quelli stanziati lo scorso anno per la Lombardia».

Sono circa 79 milioni di euro ( 78,728.940 per l’esattezza), circa 19 milioni in più rispetto lo scorso anno – afferma l’onorevole Elena Carnevali (Pd) - le risorse destinate alla Regione Lombardia a valere sul Fondo Nazionale per la non autosufficienza . Con L’intesa in Conferenza Stato- Regioni, il decreto definisce il riparto delle risorse fondamentali destinate a sostenere i costi dell’assistenza domiciliare di molti anziani e delle persone con disabilità gravissima, o pazienti con demenza grave o persone affette da patologie come l’Alzhieimer o la sclerosi laterale amiotrofica»

«Il Fondo che ha visto la collaborazione delle Regioni a statuto ordinario con 50 milioni di euro, frutto dell’accordo con il Governo per riportare alla condizione originaria anche il Fondo Nazionale delle Politiche Sociali a 300 milioni di euro. In totale quindi abbiamo mantenuto l’impegno dei 500 milioni per far fronte alle crescenti necessità e per portare a livelli incrementali le risorse destinate ad affrontare la non autosufficienza e sostenere le famiglie ed i Comuni per gli oneri di cura e di assistenza»

In questa legislatura - afferma con soddisfazione Elena Carnevali- componente della commissione affari sociali della Camera – «ci siamo presi l’impego politico di incrementare in particolare le risorse per le misure legate alla non autosufficienza ed abbiamo lasciato definitivamente alle spalle gli anni 2011 -2012 che avevano visto l’azzeramento di uno dei capitoli di spesa più importanti per un Paese. Una promessa mantenuta visto che dal 2013 con 275 milioni di euro con un costante e crescente impegno siamo passati negli anni a 340, 400, poi 450 fino alla cifra raggiunta oggi di 500 milioni di euro. Con questo provvedimento, cresce anche il Fondo nazionale per i progetti di Vita Indipendente che ammonta a 15 milioni di euro e si affianca alla risorse destinate alla legge 12/16 cd “Dopo di Noi”. Non possiamo che proseguire in questa direzioneperché non c’è famiglia italiana che non affronti con fatica e sforzi sia di cura sia per oneri economici il grande tema della non autosufficienza e disabilità».

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