Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 12 Febbraio 2016
Mille utenti al giorno al Centro prelievi
Presto un nuovo punto all’ex Gleno
Parcheggi intasati sin dalle prime ore del mattino all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Talmente intasati che l’Atb ha scelto di spostare la fermata dell’autobus all’ospedale perché le code d’ingresso per accedere agli stalli a pagamento rendono ostico il funzionamento della tratta. Ma che sta succedendo all’ospedale?
La realtà è che, da quando l’ospedale funziona a pieno regime il Centro prelievi, proprio nelle prime ore del mattino (quando, tra l’altro, c’è anche l’afflusso, a seconda dei turni, degli operatori sanitari, medici e infermieri che entrano in servizio) gli utenti che accedono per esami del sangue o delle urine oscillano tra gli 800 e i 1.000 al giorno.
E i parcheggi a disposizione non arrivano a 2.300, dei quali 1.200 destinati ai dipendenti. Collegato a questo, non c’è un capillare e costante controllo, con conseguenti sanzioni, da parte della polizia municipale, sui parcheggi selvaggi fuori dagli stalli (anche questa è una costante da quando è aperto l’ospedale, soprattutto per l’alto costo degli stalli gestisti dalla società Bhp), ma c’è anche il fattore meteo: in un periodo di continue piogge, infatti, chi di solito va in ospedale in moto o con i mezzi pubblici scegli la proprio auto, per esempio, che si aggiungono alle code.
Intanto, se la direzione aziendale dell’ospedale ha avviato, a sue spese, la realizzazione di 500 nuovi posti auto da destinare ai dipendenti (che oggi invece usano i parcheggi pubblici, su convenzione Bhp-ospedale) per alleggerire l’utilizzo degli stalli destinati agli utenti, un’altra boccata d’aria sta per arrivare, sulla carta entro la fine di quest’anno, e dovrebbe contribuire ad alleggerire il flusso degli utenti del Centro prelievi. Infatti, grazie a un accordo tra Fondazione Carisma (ex Gleno) e il Papa Giovanni, verranno realizzati un centro prelievi e ambulatori specialistici, con Cup unico e sala d’attesa. In base all’accordo, vengono costruiti dalla Fondazione, ma il know-how, il personale e le apparecchiature sono messe a disposizione dall’Asst Papa Giovanni XXIII: i servizi sono a disposizione degli ospiti della casa di riposo, dei nuclei Alzheimer e del polo geriatrico-riabilitativo della Fondazione, ma anche aperti all’utenza esterna.
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