Cucinare per Obama? «Yes we can»
Da Vittorio e la foto con l’ex presidente

Nel grande Spazio Nutrizione, il più importante evento in Italia dedicato alla discussione scientifica sull’alimentazione, Barack Obama svolgerà martedì la sua relazione a fianco di Sam Kass, lo chef artefice della rivoluzione salutista della Casa Bianca negli anni della sua permanenza.

Nella serata di lunedì si è trasferito a Villa Clerici di Milano, zona Niguarda, dove ad attenderlo per la cena di gala in suo onore c’erano altri cuochi, questa volta bergamaschi. Protagonisti ai fornelli i fratelli Cerea, Chicco e Bobo, e con loro naturalmente lo staff del ristorante da Vittorio di Brusaporto coordinato per il servizio dall’altro fratello Francesco. Nella foto allegata al pezzo, Bobo Cerea con l’ex presidente.

«Non è stato facile – rivela Chicco Cerea – perché lo staff di Obama si è dimostrato molto esigente, soprattutto in fatto di ingredienti e cotture. Alla fine tuttavia siamo riusciti, pur nella semplicità delle richiesta, a valorizzare la tradizione e i prodotti gastronomici bergamaschi e più in generale lombardi. Piatto di apertura aletta di vitello alla californiana: ma attenzione, la regione degli Usa non c’entra nulla perché la California è una cascina del Milanese dove questa ricetta succulenta (la carne viene stufata con verdure passate) è stata inventata. La serviamo con piselli novelli e crema di patate di Martinengo. Quindi il primo piatto, che poi sarà il piatto principale, degli gnocchetti di ricotta con cuore di formaggio Branzi e barba di frate. Chiusura con la nostra kermesse di dolci e con il tiramisù in versione moderna».

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