Covid, «taglio» alla durata dell’isolamento. E terminerà in ogni caso dopo 14 giorni

Un colpo di lima alla durata dell’isolamento. Per gli asintomatici sarà possibile uscire dall’isolamento dopo 5 giorni (e non più dopo 7 giorni), se il tampone è negativo; e per i casi di «positività persistente», cioè chi continua a risultare positivo al test, l’isolamento terminerà in ogni caso dopo 14 giorni (e non più dopo 21) dal primo test positivo. Sono le nuove regole introdotte dalla circolare del ministero della Salute. In sostanza: se si è asintomatici (sin dall’inizio dell’infezione o almeno negli ultimi 2 giorni) il primo tampone di controllo si potrà fare già al 5° giorno dal primo test positivo, e se il risultato è negativo finisce l’isolamento; se il tampone è ancora positivo, andrà ripetuto il test nei giorni successivi sino a quando non si avrà un test negativo. A questi casi, tra l’altro, si lega anche la seconda novità disciplinata dalla circolare: «In caso di positività persistente, si potrà interrompere l’isolamento al termine del 14° giorno dal primo tampone positivo, a prescindere dall’effettuazione del test». Dopo due settimane, al di là del risultato del tampone, l’isolamento finisce in ogni caso . La circolare non pone differenze di regole tra vaccinati e non vaccinati. Per i «contatti stretti», cioè per le persone non positive ma entrate in contatto con un positivo, non cambia nulla: resta in vigore la regola dell’«autosorveglianza», cioè nessuna quarantena ma l’obbligo di portare la mascherina Ffp2 per 10 giorni dall’ultimo contatto col positivo (sottoponendosi a tampone in caso di comparsa dei sintomi).

In isolamento obbligatorio 2.800 bergamaschi

Le regole della nuova circolare sono già entrate in vigore. Lo «sconto» sulla quarantena potrebbe interessare una parte più o meno significativa dei circa 2.800 bergamaschi in isolamento obbligatorio (ovviamente, per ciascun caso dipende da quando è iniziata la positività).