Covid, si cancella l’ultimo divieto: «Stop all’isolamento dei positivi» - Cosa cambia

IN SETTIMANA. Si attende a breve la circolare. L’annuncio del ministro Schillaci: l’abolizione è una questione di giorni.

Manca solo l’ufficialità, la circolare che metta nero su bianco la decisione. Anche l’ultima «vecchia» limitazione sul Covid sta per cadere: stop all’isolamento. L’abolizione dell’isolamento per i positivi al Sars-CoV-2 «è una questione di giorni. Ora che abbiamo il nuovo direttore generale della prevenzione (Francesco Vaia, già direttore generale dello Spallanzani, prende il posto di Giovanni Rezza, ndr) lo togliamo». Lo ha affermato giovedì il ministro della Salute Orazio Schillaci, e verosimilmente la decisione potrebbe essere ratificata in questa settimana.

Cosa cambia in sostanza?

Oggi chi è positivo al virus è obbligato a rimanere a casa, seppur per un tempo relativamente breve (rispetto a quello che avveniva nelle prime ondate). Ancora oggi, secondo le ultime norme, «per i casi che sono sempre stati asintomatici e per coloro che non presentano comunque sintomi da almeno 2 giorni - recita la circolare in vigore ancora per poco -, l’isolamento potrà terminare dopo 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, a prescindere dall’effettuazione del test antigenico o molecolare; per i casi che sono sempre stati asintomatici l’isolamento potrà terminare anche prima dei 5 giorni qualora un test antigenico o molecolare effettuato presso struttura sanitaria/farmacia risulti negativo».

La circolare tuttora in vigore prevede anche delle norme specifiche, con piccole differenze nella durata o nella modalità di uscita dall’isolamento, per gli operatori sanitari e per gli immunocompromessi (i più fragili). Con l’abolizione dell’isolamento, liberi tutti: il Covid viene equiparato alle altre malattie più comuni, la scelta di rimanere a casa spetta alla «autovalutazione» del singolo (come per l’influenza, ad esempio). In realtà, ormai sono pochissimi i cittadini in isolamento causa Covid: l’ultimo aggiornamento dell’Ats, riferito a mercoledì 19 luglio, indicava un totale di 36 bergamaschi in questa condizione; addirittura la settimana prima (aggiornamento del 12 luglio) erano appena 28 i bergamaschi in isolamento obbligatorio perché positivi al virus. Niente a che vedere con i numeri pantagruelici di alcuni momenti critici della pandemia: quando esplose la prima ondata della variante di Omicron, a inizio gennaio 2022, si raggiunse un picco di 72.326 bergamaschi contemporaneamente costretti a casa dal virus (successe il 19 gennaio 2022).

Oltre 330mila i contagi ufficiali in Bergamasca

Da inizio pandemia sono oltre 330mila i contagi ufficiali in Bergamasca: considerando anche una quota di reinfezioni (cioè le stesse persone che hanno avuto due o più volte il Covid), è realistico stimare che circa un bergamasco su 4 è stato in isolamento in questi tre anni e mezzo di pandemia. Ora una nuova svolta, l’ultima sulla strada del definitivo ritorno alla normalità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA