Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 16 Giugno 2021
Covid, salgono a quota 163 i comuni bergamaschi senza contagi
Il monitoraggio dell’Ats di Bergamo per la settimana 9-15 giugno: i dati «confermano e rinforzano la decrescita della curva». In Valle Imagna la situazione di criticità è rientrata. Valle Brembana «Covid-free», eccetto Sedrina dove si registra un caso.
Salgono a quota 163 i comuni bergamaschi senza contagi da coronavirus (il 67%), rientra l’emergenza nell’Ambito Valle Imagna-Villa d’Almè, mentre la Valle Brembana si conferma «Covid-free» con l’unica eccezione del comune di Serina, dove si registra un nuovo caso. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale dell’Ats di Bergamo, relativo alla settimana tra il 9 e il 15 giugno 2021.
«La dimensione statistica dei nuovi casi identificati su base comunale ed il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti – si legge nel report – confermano in modo chiaro, per la settimana 9 - 15 giugno 2021, il mantenimento del trend discendente della curva epidemica, con un decremento di casi pari a -95 (con ulteriore diminuzione percentuale del 35% rispetto alla settimana precedente, decremento superiore a quello registrato la scorsa settimana, pari a -25% e al -15% di due settimane precedenti). La media giornaliera dei casi incidenti è scesa a 25, contro i 38 della scorsa settimana e i 51 di due settimane fa».
I dati «confermano e rinforzano», scrive l’Ats di Bergamo, «la decrescita della curva negli ultimi sette giorni, come già rilevato la scorsa settimana». «Ciò si evidenzia anche dal valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, che scende a 16 nuovi casi per 100.000 abitanti nel periodo in osservazione, rispetto ai valori di 23 della scorsa settimana e 56 di un mese fa. In senso temporale, siamo pertanto ritornati ai livelli di fine giugno 2020».
Nella settimana osservata, la situazione del territorio dell’Ambito Valle Imagna e Villa d’Almè, «che nelle ultime settimane mostrava ancora valori critici pur con evidenti segnali di miglioramento – si legge ancora nel report – si può considerare rientrata. L’importante riduzione dei contagi (6 nuovi casi negli ultimi 7 giorni, pari ad un tasso di 11 per 100.000 abitanti negli ultimi 7 giorni) ed il rientro della situazione critica è plausibilmente legato, come atteso, alle azioni di contenimento, informazione e sensibilizzazione attivate da Ats in accordo con i sindaci dei Comuni della zona e con l’Ambito».
Aumenta il numero di comuni con zero casi incidenti, che questa settimana è pari a 163 (67% dei comuni), contro i 152 (63%) di una settimana fa ed i 96 di un mese fa (40% dei comuni). La Valle Brembana si riconferma di fatto «Covid-free», come casi incidenti settimanali, per la seconda settimana di fila, con l’unica eccezione del Comune di Sedrina, che a causa di un solo nuovo caso non diventa «bianco». Secondo l’Ats ulteriori elementi che contribuiscono a comporre un quadro epidemico sempre meno critico «derivano, naturalmente, dagli elevati livelli di copertura vaccinale che, grazie allo sforzo di tutti gli attori del sistema sanitario, sociosanitario e sociale del territorio bergamasco, permettono di avvicinare la popolazione bergamasca ai livelli che definiscono la cosiddetta “immunità di gregge”. L’ultima valutazione di copertura complessiva (sulle prime dosi) evidenzia infatti il raggiungimento del 69,7% del target teorico (70%) della popolazione generale da coprire».
Ats sottolinea i «solidi segnali di decremento della curva epidemica», confermando «il trend di decrescita rilevato nelle ultime settimane»: la terza ondata, dunque, sembra volgere al termine. «Le recenti situazioni di cluster territoriali, quali quella recente in Valle Imagna, ci devono tuttavia far ricordare che il rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio è sempre presente – sottolinea Ats –. Ribadiamo nuovamente, pertanto, l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare -e far rispettare- rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica, lavaggio delle mani, etc.), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio (mense, bar, ristoranti, negozi, etc.)».
Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 17 giugno tutti i dati comune per comune
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