Covid, medici di base e pediatri
Altissima adesione al vaccino

Oltre mille appuntamenti in pochi giorni Moretti: «Rimangono esclusi solo casi particolari» Il prossimo passo sarà coinvolgere altri professionisti.

L’esercito dei medici è pronto. Tocca a loro. Scatta oggi nella Bergamasca la campagna di vaccinazione a tappeto di medici di base, pediatri, guardie mediche, Usca. Oltre 1.000 professionisti sanitari che, dopo aver difeso i pazienti colpiti da Covid-19 anche a mani nude soprattutto nella prima ondata (poche mascherine, niente farmaci specifici, nessuna terapia pronta all’uso), possono oggi ricevere l’unica vera arma attualmente a disposizione contro il virus. Il vaccino.

I dati forniti da Ats Bergamo definiscono una platea complessiva di 1.090 medici di cure primarie potenzialmente beneficiari del vaccino: di questi, 953 (dato aggiornato a ieri) hanno già risposto alla convocazione arrivata via email proprio da Ats lo scorso 31 dicembre. E con oltre 893 adesioni - a cui si devono aggiungere quelle di 21 medici già vaccinati - la percentuale di partecipazione alla campagna supera il 95%. «Percentuale molto alta» «Una percentuale molto alta, che può ancora crescere - osserva Roberto Moretti, alla guida dell’Unità operativa Cure Primarie di Ats Bergamo -. I medici hanno tempo fino a lunedì per rispondere alla nostra chiamata. Va anche precisato che quella quarantina di professionisti che non ha aderito, ci ha ben spiegato le sue ragioni.

E non hanno nulla a che vedere con motivazioni No-vax. Alcuni di loro hanno già ricevuto il vaccino durante il V-day, qualcuno non può farlo perché ha gravi allergie, qualcuno invece avendo un livello ancora molto elevato di anticorpi dopo aver contratto l’infezione da Covid-19 ha preferito destinare la sua dose ai colleghi sprovvisti di immunità». Dei professionisti sanitari che hanno risposto alla convocazione di Ats, la fetta più grande - 612 persone - è costituita da medici di famiglia: seguono (i dati sono stati forniti tutti da Ats Bergamo) le guardie mediche (163), i pediatri (132), e i medici delle Usca (40). Professionisti che sono stati contattati, uno ad uno, dalle tre Asst bergamasche, impegnate da giorni per organizzare (anche) la somministrazione del vaccino ai medici delle cure primarie.

Il lavoro delle Asst L’Asst Bergamo Ovest in realtà ha già iniziato nei giorni scorsi a vaccinare i medici di famiglia, e proseguirà in queste ore sia a Treviglio che a Romano. L’Asst Bergamo Est vaccinerà sia oggi che domani dalle 8,30 alle 12,45 con quattro postazioni contemporanee. E l’Asst Papa Giovanni XXIII se ne occuperà invece oggi dalle 8,30 in poi (con una seconda seduta prevista per sabato prossimo), con due postazioni simultanee e sei infermieri, un operatore sociosanitario, due medici, un coordinatore a disposizione. L’Ordine in campo «Era doveroso iniziare la campagna anche dai medici delle cure primarie, che sono in prima linea dall’inizio della pandemia - dice il presidente dell’Ordine dei Medici di Bergamo Guido Marinoni -. Non dimentichiamoci che, solo nella nostra provincia, dei 30 colleghi morti a causa dell’infezione da Covid-19, sei erano proprio medici di medicina generale in servizio. In ogni caso, l’impegno dell’Ordine in queste ore è rivolto a includere in questa prima fase della campagna anche quei professionisti sanitari che non sono stati individuati come beneficiari delle prime vaccinazioni: si tratta degli odontoiatri, dei liberi professionisti che operano in ambulatori privati, e dei medici magari formalmente in pensione ma di fatto ancora in attività. Tutte categorie fortemente esposte al contagio. Stiamo lavorando con Ats e Regione perché vengano inseriti nelle fasce da vaccinare in via prioritaria».

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