Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 12 Maggio 2021
Covid a Bergamo: in 7 giorni casi giù del 9%. Salgono a 86 i comuni Covid free
Nel report settimanale divulgato dall’Ats di Bergamo si evince un costante anche se moderato miglioramento della situazione del contagio nella nostra provincia.
La dimensione statistica dei nuovi casi identificati su base comunale (ed il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti) conferma, per la settimana 5 - 11 maggio una moderata decrescita rilevata la settimana precedente, con un decremento di casi pari –93 (9%) contro i - 172 della settimana antecedente. La media giornaliera dei casi incidenti è pari a 130, contro i 143 ed i 167 delle due settimane precedenti.
I dati confermano, quindi, la situazione di lieve ripresa della decrescita della curva negli ultimi sette giorni, già rilevata la scorsa settimana. Ciò è confermato anche dal valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, che si attesta a 79 per 100.000 abitanti nel periodo in osservazione, rispetto al valore di 87 della scorsa settimana.
La principale area critica è tuttora rappresentata dal territorio dell’Ambito dell’Alto Sebino, a causa di focolai intra-famigliari, che hanno portato come conseguenza, per la positività riscontrata in bambini e ragazzi, anche la necessità di messa in quarantena di numerose classi.
Il numero di comuni con 0 (zero) casi incidenti è pari a 86 contro i 76 della settimana precedente.
In sintesi, la situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo, mostra anche questa settimana promettenti segnali di decremento della curva epidemica.
È opportuno ricordare il passaggio di fascia, da arancione a giallo, potrebbe determinare, come è successo nel corso della seconda ondata, un rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio. Ribadiamo nuovamente, pertanto, l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare -e far rispettare- rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica -evitando se possibile quelle di stoffa non certificate-, lavaggio delle mani, etc.), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio (mense, bar, ristoranti, negozi, etc.).
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