Cronaca / Bergamo Città
Martedì 21 Marzo 2017
Cosa succederà all’uscita dell’A4?
Modifiche al sottopasso, ecco come
Si pensa di spostare verso destra, per chi esce dal casello, l’ipotizzato sottopasso verso la circonvallazione delle Valli, e allargare un po’ il rondò sfruttando lo spazio interno.
Sono le novità messe sul tavolo lunedì nell’incontro tra Comune di Bergamo, Provincia, Regione, Ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia in merito alla rotatoria all’uscita della A4, in città. I fondi per sistemare questo snodo, delle cui criticità si parla da anni, sono garantiti dal «Patto per la Lombardia», ma vanno spesi entro il 2019. Così, la tabella di marcia è serrata per studiare gli interventi da attuare.
Rispetto all’ipotesi emersa un mese fa, che prevedeva una serie di corsie «preferenziali» e nuovi raccordi per snellire la circolazione, la novità è che Autostrade ha sollevato delle perplessità sul sottopasso verso la circonvallazione delle Valli. L’imbocco previsto inizialmente lungo la direttrice di uscita dal casello, infatti, potrebbe secondo i tecnici della società risultare pericoloso, oltre a imporre una pendenza piuttosto elevata. La proposta emersa è di spostare quindi l’ingresso del tunnel verso destra (accanto a una corsia per la salita diretta sull’Asse verso Seriate), in modo da facilitare la canalizzazione delle auto che in generale, nell’area, è resa difficile dalla forte vicinanza tra la barriera e il rondò.
«Nei prossimi 10-15 giorni in Via Tasso valuteremo spazi e altezze per capire la fattibilità tecnica dello spostamento - spiega dalla Provincia il delegato alla Viabilità Pasquale Gandolfi -.Quindi, per fine mese, ci rivedremo tutti e consegneremo il materiale ad Autostrade, che a quel punto dovrebbe avviare uno studio sul traffico per capire se gli interventi ipotizzati siano sufficienti a migliorare la situazione del rondò». Nel contempo, si dovranno decidere concretamente i ruoli dei vari enti coinvolti e a chi farà capo l’intervento. «Le criticità tecniche sono notevoli - ammette da Palafrizzoni l’assessore alla Mobilità Stefano Zenoni -. La vicinanza tra il rondò è il casello pregiudica alcune scelte, si sta cercando di individuare il prima possibile l’ipotesi migliore di intervento, per poter poi sviluppare il progetto».
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