Coronavirus, il picco lombardo a Bergamo
«1815 positivi, 343 in più in un giorno»

I positivi in provincia di Bergamo sono 1.815: martedì erano 1.472.

Al centro delle dichiarazioni di Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, il bisogno di nuovi posti letto in terapia intensiva. «I medici stanno facendo un lavoro straordinario, non ci sono privilegi sulla scelta di età dei pazienti da curare. Vogliamo essere chiari: il lavoro dei nostri medici è teso a curare e salvare tutti i pazienti» risponde così Gallera alle polemiche delle ultime ore.

«Voglio ringraziare i cittadini tra i quali sta crescendo la consapevolezza della situazione che stiamo vivendo e dei comportamenti» ha detto poi l’assessore. Questo anche, ha aggiunto, grazie «al messaggio forte» lanciato dai media che «l’unico modo per evitare il contagio è di ridurre la vita sociale allo stretto indispensabile». «I lombardi, e forse tutta Italia - ha detto - sta comprendendo che questa battaglia riguarda tutti».

Gallera ha ricordato che la Lombardia, fatti salvi quelli degli ospedali mono specialistici aveva 724 posti in terapia intensive. «Oltre ai 223 che siamo riusciti ad aprire nelle prime due settimane – ha spiegato - fra martedì e mercoledì ne abbiamo aperti altri 43 arrivando a 920. Ne apriremo altri ancora, mentre andiamo avanti a esplorare anche altre possibilità».

UNA MAIL ALLA QUALE SEGNALARE LA DISPONIBILITÀ COME MEDICO O INFERMIERE
La Regione Lombardia ha anche attivato la casella di posta elettronica [email protected] alla quale è possibile segnalare la disponibilità come medico o infermiere. «Non vogliamo fermare il cuore della Lombardia – ha concluso Gallera - ma rallentarlo, facendo salvi tutti i servizi essenziali».

Un focus su Bergamo: «Il picco resta nella Bergamasca con i presidi sanitari che stanno lavorando sempre a ritmi elevatissimi e la sofferenza è molto evidente in tutte le srtutture sanitarie. Tutti e tre i presidi dell’area bergamasca - Seriate, Bergamo Est e il Papa Giovanni XXIII - sono in condizioni critiche. Quest’ultimo ha raggiunto quasi un livello di saturazione» spiega Gallera. I positivi in provincia di Bergamo sono 1.815 (e non 1851 come diffuso precedentemente): martedì erano 1.472.

Anche in provincia di Brescia «il numero dei contagi è cresciuto tantissimo», con un incremento di 561 positivi da lunedì a martedì. A Cremona i casi positivi sono 1061, a Como «ancora trascurabili con 77 casi», così come a Lecco sono 113, mentre a Lodi «c’è una crescita abbastanza contenuta». In particolare a Codogno, dove martedì sembrava che si fosse arrivati a contagi zero, invece «ci sono pochi casi, 10 da lunedì a oggi, un numero estremamente ridotto»

«I positivi in Lombardia sono 7280, con una crescita molto ampia di 1489 ma martedì avevamo segnalato una crescita solo di 300 positivi dovuta al fatto che molti tamponi sono arrivati in serata» ha continuato. «Aumentano i ricoverati in Terapia intensiva, sono 560, con un aumento di 94 e questo è il dato più preoccupante», ha aggiunto, spiegando che «le terapie intensive sempre più sotto stress. «Aumentano i dimessi ma non abbiamo ancora il dato definitivo», ha spiegato.

«Il dato non va valutato giorno per giorno, ma nel suo trend. Non ci deve far gioire una riduzione in un giorno o ritenere molto negativo un aumento improvviso e ampio - ha continuato -. Il numero dei decessi sono 617, con un aumento di 149 morti in un solo giorno», ha aggiunto Gallera.

Gallera ha aggiunto che «gli ospedalizzati sono 3852, un dato che ogni giorno cresce di circa 500 persone. È un dato enorme, il sistema è molto sotto pressione e ogni giorno 500 persone in più sono complesse da gestire, ma è un dato che rimasto costante da una settimana».

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