Controllo dei biglietti in stazione
Su mille persone irregolare il 10%

«Il biglietto? Ops, mi sono dimenticato di prenderlo. Lo posso fare in carrozza?». «Certo, vada pure dal capotreno: però sappia che dovrà pagare quattro euro e venti centesimi in più». «Ah, no: allora aspetto il prossimo treno».

Sono da poco passate le 13 di mercoledì 14 settembre e, mentre l’ultima afa estiva avvolge la banchina del binario uno della stazione di Bergamo, uno studente viene fermato da una «Squadra antievasione» di Trenord. Obiettivo: pizzicare i cosiddetti «furbetti del treno», in particolare quei pendolari che non acquistano non solo il biglietto per la semplice corsa, bensì l’abbonamento. In poco più di due ore, dall’una alle tre del pomeriggio, vengono controllati oltre mille passeggeri. Circa un centinaio gli irregolari, ovvero senza un documento di viaggio valido. Questi controlli, straordinari, rientrano nell’operazione «Stop&Go», organizzata a livello regionale da Trenord e che prevede la partecipazione ai controlli anche di dirigenti aziendali.

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Già a marzo, a Milano, era finito nel mirino chi non aveva il biglietto. Ora l’operazione è alla seconda fase e i controlli mirano agli abbonamenti. Il blitz scatta in piene ore di punta, direttamente sui binari e sui treni. Una decina quelli controllati, in arrivo o partenza da e per Lecco, Milano Porta Garibaldi, Milano Centrale e Treviglio. «So che alla fine emergerà il dato relativo agli irregolari, ma dobbiamo sottolineare che la maggior parte dei viaggiatori rispetta le regole - spiega un operatore di Trenord -: la maggior parte degli utenti sono persone, anche studenti, onesti e seri. Anche per dare una risposta a loro, alle loro segnalazioni di malcostume ed evasori sui convogli, oggi, ma non solo, siamo qui».

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