Contagi nella Bergamasca, l’Ats: negli ultimi 7 giorni curva ancora stabile

L’aggiornamento dell’Ats di Bergamo relativo alla settimana dal 21 al 27 aprile 2021. Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, si attesta a 102 per 100.000 abitanti, valore identico a quello della scorsa settimana. Il passaggio in zona gialla «potrebbe determinare, come è successo nel corso della seconda ondata, un rischio di possibili risalite della curva: rispettare rigorosamente tutte le misure previste».

La dimensione statistica dei nuovi casi di Covid-19 identificati su base comunale (ed il relativo tasso di incidenza per 1.000 abitanti) mostra, per la settimana che va dal 21 al 27 aprile 2021, «una situazione di stabilità complessiva di nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con un incremento pari a -9 casi contro i +3 della settimana antecedente; la media giornaliera di nuovi casi è pari a 167 contro 169 della settimana precedente». È quanto si legge nell’aggiornamento settimanale di Ats sull’andamento dell’epidemia in provincia di Bergamo.

I dati, spiega l’Agenzia di tutela della salute, «evidenziano nuovamente una situazione di stabilità della curva negli ultimi sette giorni. Il valore di incidenza complessivo settimanale, a livello provinciale, si attesta a 102 per 100.000 abitanti nel periodo in osservazione, valore identico a quello della scorsa settimana».

La principale area critica è sempre rappresentata dal territorio dell’Ambito dell’Alto Sebino, «ma la variazione in moderato incremento del tasso di nuovi positivi per 100.000 abitanti, rispetto alla settimana precedente, continua a riguardare gli Ambiti di Valle Imagna e Villa d’Almè e Isola Bergamasca». Dalmine appare invece in moderato miglioramento. Il numero di Comuni con 0 (zero) casi incidenti (comuni con colore bianco nella mappa) è pari a 76 contro i 71 della scorsa settimana.

In sintesi, la situazione complessiva della terza ondata in provincia di Bergamo, «anche questa settimana, tende a stabilizzarsi, più che ad avere un consistente decremento».

Proseguono i segnali di attenuazione dell’impatto sulle strutture ospedaliere, soprattutto per i ricoveri ordinari. «Le strutture – spiega l’Ats – restano impegnate, in particolare, per le terapie intensive; tale impegno continua ad essere determinato in misura rilevante, al momento, dai ricoveri a favore di cittadini non bergamaschi».

Il passaggio di fascia, da arancione a giallo, «potrebbe determinare, come è successo nel corso della seconda ondata, un rischio di possibili risalite della curva epidemica nel nostro territorio. Ribadiamo nuovamente, pertanto, l’importanza di mantenere elevata l’attenzione sulla necessità di rispettare - e far rispettare - rigorosamente tutte le norme previste, in particolare sul distanziamento sociale e sull’utilizzo dei mezzi di protezione individuale (mascherina chirurgica -evitando se possibile quelle di stoffa non certificate-, lavaggio delle mani, etc.), in famiglia e nelle situazioni extra-famigliari, per quanto è correlabile ai trasporti pubblici ed alla quota di attività didattiche in presenza, nonché ad altre situazioni in cui aumenta il rischio di contagio (mense, bar, ristoranti, negozi, etc.)».

Su L’Eco di Bergamo in edicola giovedì 29 aprile i dati comune per comune.

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