Draghi: le scuole riapriranno fino alla prima media
«Norma sui sanitari che non vogliono vaccinarsi»

Previsto dopo Pasqua il via alla didattica in presenza anche in zona rossa. «Non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo». Ecco che cosa ha detto il premier durante la conferenza stampa che si è svolta venerdì 26 marzo a Palazzo Chigi.

«Le scuole riaprono fino alla prima media, il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. Le evidenze scientifiche mostrano che le scuole sono un punto di contagio molto limitato solo in presenza delle altre restrizioni». Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa, venerdì 26 marzo. La riapertura è prevista dopo Pasqua, anche in zona rossa.

Ecco il video della conferenza stampa e i punti principali dell’intervento di Draghi.

Provvedimento per sanitari «no vax»
«Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo». E a proposito della sua vaccinazione Draghi ha spiegato: «Io non sono stato ancora vaccinato, ho fatto la prenotazione con Astrazeneca, credo che sarò vaccinato la prossima settimana. Aspetto la convocazione».

Chiusure, riaperture e vacanze estive
«Chiusura impensabile o no, dipende dai dati che vediamo. Queste misure hanno dimostrato di non essere campate in aria. E’ desiderabile riaprire, ma dipende dai dati che abbiamo in mano», ha detto Draghi rispondendo alla domanda sulle dichiarazioni di Matteo Salvini, leader della Lega, per cui «è impensabile tenere chiusa l’Italia anche per tutto il mese di aprile». «Garavaglia ha ragione, se potessi andare in vacanza, io ci andrei volentieri», ha spiegato rispondendo alla domanda se sia d’accordo con il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, per il quale si può già pensare di prenotare le vacanze estive.

Rilancio economia
«Il passo fondamentale per il futuro del post pandemia con gli investimenti e anche prima di essi è fare una politica economica ben disegnata per i prossimi 6 mesi, occorre tenere una politica fiscale espansiva per i prossimi mesi in tutti i paesi europei , si vede in Germania, Francia, il punto è vedere se si riuscirà a fare abbastanza. Il pericolo è fare troppo poco».

Assegno unico
«L’assegno unico partirà l’1 luglio e sarà di 250 euro al mese con maggiorazione per i disabili»

Vaccini e Sputnik
«Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti – ha detto Draghi –. Confermo quanto detto: c’è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti. Dobbiamo sempre cercare il coordinamento europeo, poi se non c’è una soluzione, cercheremo un’altra strada. Ma farei attenzione a siglare questi contratti». «Starei attento a fare contratti» su Sputnik «perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un’indagine fatta dalla commissione parlando col fondo d’investimento russo, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all’estero. È vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all’Ema non è stata ancora presentata formale domanda su questo ma sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno». «Parlano di 3-4 mesi da ora». È questo il timing di un vaccino prodotto in Italia, anche se di case farmaceutiche straniere. Draghi ricorda l’accordo tra la Thermo Fisher per la produzione di Pfizer-Biontech e sottolinea che «ci sono altri accordi per la produzione di vaccini in Italia».

Biden
«Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l’Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all’est, all’Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c’è un solo alleato fondamentale ed è l’Ue».

«Un blocco verso il Regno Unito? I blocchi vanno verso le case produttrici, a me pare che alcune società abbiano venduto le dosi 2-3 volte. Non arriveremo al blocco, e non ci arriveremo».

Lazio arancione
«Il Lazio ha avuto dati in miglioramento e nelle prossime decisioni il Lazio sarà arancione e questo avverrà a scadenza naturale dell’ordinanza vigente». Così il ministro Roberto Speranza in conferenza stampa con il premier Draghi.

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