Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 25 Maggio 2016
Concorso per la rinascita di piazzale Alpini
Nuovi spazi aggregativi, lavori dal 2018
L’obiettivo è ambizioso: rilanciare l’immagine e la sostanza di piazzale Alpini, biglietto da visita della città. Ci hanno provato in tanti negli ultimi anni, dagli esperimenti degli estivi fino alla collocazione di Bergamo Scienza all’Urban center.
Per ora i risultati non si sono visti. Continua a rimanere il degrado che caratterizza la zona da oltre due decenni. L’amministrazione comunale è però pronta ad intervenire attraverso un concorso di progettazione. «L’obiettivo è migliorarne la fruibilità e l’utilizzo da parte degli operatori quando si organizzano manifestazioni e risolvere i problemi di degrado» afferma l’assessore alla Riqualificazione urbana Francesco Valesini. Il rilancio di uno spazio tanto cruciale quanto delicato, per i problemi di degrado e sicurezza che si porta dietro, non può prescindere dalla sistemazione dell’arredo urbano. Piazzale Alpini, nelle intenzioni del Comune, deve diventare uno spazio pubblico utile, sicuro e capace di ospitare nuove funzioni: verranno rimossi bagni e chioschi lungo via Mai, sono previsti padiglioni per attività temporanee lungo viale Papa Giovanni, spazi pensati per l’estensione all’esterno del Bergamo science center e delle attività commerciali dell’Urban center, aree di aggregazione per giovani e turisti con servizi di ricarica di cellulari e pc, aree di sosta e percorsi ciclopedonali.
«Piazzale Alpini è una piazza con una sua rigidità – rileva Valesini –, la fontana e il monumento all’alpino non verranno toccati. Per quanto riguarda il verde alcune piante potrebbero essere ricollocate». Da qui la scelta dell’amministrazione di inserire nel concorso il piazzale Alpini. Ora il Comune bandirà il concorso di progettazione preliminare. Un unico bando, una sola commissione ma un vincitore per ogni piazza. Chi vincerà si occuperà della progettazione definitiva ed esecutiva. Si è deciso di unire tre spazi pubblici in un unico percorso come è stato fatto anche a Milano con il concorso delle cinque piazze.
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