Cronaca / Bergamo Città
Sabato 08 Agosto 2020
Con il via libera al decreto agosto
Norme anti Covid fino al 7 settembre
Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto agosto. L’ok è arrivato «salvo intese tecniche». C’è la proroga delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente.
Via libera al decreto agosto, la terza «manovra» dell’emergenza Coronavirus, approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri. «Con il dl agosto abbiamo approvato misure significative: ringrazio tutti i ministri, i capi delegazione e le forze maggioranza per il proficuo confronto e lavoro svolto», ha commentato subito dopo il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa, ricordando come le misure stanziate dal governo arrivino nel complesso a cento miliardi di euro. Con questo provvedimento, ha continuato il premier, «tuteliamo l’occupazione, sosteniamo lavoratori, alleggeriamo le scadenze fiscali, aiutiamo le Regioni, gli enti locali e il Sud: continuiamo a sostenere cittadini, imprese e lavoratori anche perché gli ultimi dati Istat certificano che la ripresa dei consumi a giugno c’è stata, sostenuta anche dalle misure perseguite fin qui dal governo». «Nel nuovo dpcm anti-Covid c’è la proroga fino al 7 settembre delle misure precauzionali minime: obbligo di mascherine, distanziamento di un metro, divieto di assembramento, lavarsi le mani frequentemente. Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto la ripartenza delle navi da crociera dal 15 agosto e la ripresa delle attività fieristiche con allestimenti che possono partire subito, invece le fiere vere e proprie dall’1 settembre».
Le pensioni di invalidità: «Aumentiamo le pensioni agli invalidi civili al 100% a partire già dai 18 anni, così come agli inabili, ai sordi e ai ciechi civili assoluti titolari di pensione. Si passa dai circa 285 euro attuali fino a 648 euro al mese per tredici mensilità». «Abbiamo anche anticipato la misura del cashback, già programmata con la legge di Bilancio. Non l’abbiamo potuta realizzare per la pandemia, adesso la attiviamo dall’1 dicembre 2020. Abbiamo stanziato nuove risorse per potenziare questo strumento: vogliamo sostenere consumi e pagamenti elettronici premiando i cittadini, che potranno recuperare una parte di quanto spendono e potranno usufruire di un bonus fino a duemila euro». Infine, un appello ai giovani: «Non vogliamo nuove restrizioni, anzi abbiamo previsto altre ripartenze ma tutto questo va fatto con intelligenza: non dobbiamo tornare indietro e vanificare gli sforzi. Capisco i giovani che hanno desiderio di movide ma bisogna muoversi in modo responsabile. In gioco c’è la salute dei vostri cari».
Rinvio delle tasse per gli autonomi e tempi più lunghi per saldare quelle sospese in pieno lockdown. Niente Imu per le strutture turistiche, compresi cinema e discoteche, nuovi contributi a fondo perduto per le attività commerciali nelle città d’arte, risorse triplicate per il bonus babysitter per medici e infermieri e perfino un fondo apposito per la formazione delle casalinghe. Il decreto stanzia altri 25 miliardi per proteggere i posti di lavoro e aiutare le imprese a superare la crisi innescata dal Coronavirus. I licenziamenti, è il compromesso raggiunto nel governo, resteranno bloccati finché durano sgravi a carico dello Stato e ammortizzatori, quindi al minimo fino a metà novembre. La cassa integrazione con causale Covid, infatti, viene rinnovata per altre 18 settimane a partire dal 13 luglio (e utilizzabili fino al 31 dicembre) con lo schema 9+9: la prima tranche sarà ancora per tutti, le seconde nove settimane saranno gratuite solo per le imprese con perdite oltre il 20%, mentre le altre dovranno pagare un ticket dal 9% al 18% in caso di fatturati non toccati dalla crisi. Non si potrà licenziare nemmeno finché si sfrutta l’incentivo a fare rientrare i dipendenti dalla Cig (4 mesi di sgravi). Il divieto di licenziare ha però delle eccezioni per chiusure e fallimenti e, nelle ultime versioni del testo, si concede la Naspi a quei lavoratori che lasceranno volontariamente il posto in seguito ad accordi collettivi siglati con i sindacati. Confermata la decontribuzione per 6 mesi per nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a tempo determinato, cui si aggiunge uno sgravio per 3 mesi per gli stagionali del turismo e la fiscalità di vantaggio per il Sud, con lo sconto del 30% dei contributi per tutti i dipendenti, non solo per i neoassunti.
Oltre agli aiuti ai lavoratori, per il turismo si mettono in campo una serie di misure, a partire dal contributo a fondo perduto per le attività nei centri storici voluto dal ministro Dario Franceschini: con 500 milioni si darà un contributo a bar, ristoranti, negozi di 29 città d’arte, da Roma a Venezia, ma anche per Bergamo che, insieme a Milano, è tra le zone più colpite dalla pandemia.
Per imprese e autonomi arriva poi la boccata di ossigeno sulle tasse: i pagamenti delle cartelle restano sospesi fino a metà ottobre mentre i versamenti di tasse, ritenute e contributi sospesi tra marzo, aprile e maggio si potranno saldare al 50% entro dicembre in 4 rate, l’altro 50% in 24 rate a partire da gennaio. A completare il pacchetto - su cui hanno insistito M5S con Laura Castelli e Italia Viva con Luigi Marattin - lo slittamento ad aprile degli acconti per soggetti Isa e forfettari che abbiano registrato nei primi sei mesi dell’anno perdite di almeno il 33%.
Tra gli oltre 100 articoli del decreto un capitolo è dedicato agli enti locali, con stanziamenti di circa 5 miliardi complessivi e circa 200 milioni in più per i comuni rispetto alle prime bozze, 3 milioni per la formazione delle casalinghe, più fondi per il buono viaggio su taxi ed Ncc per i disabili, esteso anche alle famiglie più bisognose, la nomina dei nuovi vertici Agenas. Ma anche l’aumento delle pensioni di invalidità già dai 18 anni, lo sblocco della Cig per Air Italy, fondi per le fiere, per le crociere, per il trasporto pubblico locale e la norma ’salva-pertinenzialì delle spigge, già tentata nel decreto Rilancio, con annessa sanatoria sul passato e nuovi canoni minimi a 2.500 euro a partire dal 2021.
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